Natura a Cavallo e Tiberland: tutti i sentieri portano a Roma…ma non solo

Dopo Tiberland Mauro Ferrari, il presidente di Natura a Cavallo racconta ricordi e progetti di un viaggio nato per costruire

Un momento di Tiberland, foto da Natura a Cavallo
Roma, 3 giugno 2023 – Un altro viaggio a cavallo di questa instancabile associazione, che però ha un obiettivo ben preciso a lunga scadenza da raggiungere, al di là della tappa finale che  ha visto niente meno che entrare all’Ippodromo di Capannelle in concomitanza con il 140º Derby Italiano di Galoppo.
E’ quello che gli amici di Natura a Cavallo hanno denominato Tiberland (da Tiber, l’antico nome del Tevere) e che si è svolto dal 18 al 21 maggio scorsi. Ce ne parla il presidente del sodalizio, Mauro Ferrari.
In quanti cavalieri eravate questa volta, Presidente?
“Eravamo in 24,  14 binomi di Natura a Cavallo e altri due in rappresentanza di ognuno dei 6 comuni toccati dal viaggio: Rignano Flaminio, Morlupo, Fiano Romano, Magliano Romano, Sacrofano, Formello”.
Ma questa di Tiberland non era una uscita fine a se stessa.
“In effetti no: l’abbiamo pensata come una prova generale per far vedere anche ai cavalieri del territorio, che non fanno parte del nostro gruppo, quella che potrebbe diventare una ippovia  permanente. O quantomeno un itinerario di  percorsi per cavalli integrati con con gli altri fruibili con diversi mezzi. Tutto per  far vedere le bellezze del territorio anche tramite il turismo equestre”.
Quindi i comuni hanno recepito l’importanza di un’ulteriore possibilità di turismo.
“Tutti i comuni in questo progetto, tramite la DMO hanno anche sponsorizzato e  messo anche il loro impegno economico insieme alla Regione Lazi. Per questo in ogni comune attraversato siamo stati ricevuti ricevuti nelle piazze principali dai vari sindaci. Fino all’ultimo giorno a Capannelle, dove ci hanno aspettati tutti insieme”.
Ed è proprio lì all’Ippodromo di Capannelle che c’è stata la sottoscrizione del protocollo d’intesa grazie alla prima conferenza programmatica sulla mobilità con il cavallo.

“Sì, un momento ufficiale tra tecnici per approfondire la visione industriale, la necessità di formazione e acquisizione delle competenze necessarie per trasformare questa attività in un volano di sviluppo del territorio. Nel rispetto del cavallo, dell’ambiente e delle comunità locali”.

Quello che avete attraversato è un territorio fortemente vocato, per storia e tradizione, all’allevamento e all’utilizzo del cavallo.
“Sicuramente si presta tantissimo: per fare solo un esempio il Parco di Veio, un territorio sterminato dove si possono percorrere tante stradine e sentieri   fuori   dai centri abitati. I piccoli centri urbani che in un attimo li passi,  tutto così a misura di cavallo. Questa zona si presta tantissimo anche per il turismo lento, green e fuori dai canoni classici. C’è da lavorare sulla cultura del turismo e delle attività ricettive, ma la base di partenza è già ottima. Noi ci siamo sentiti a casa, abbiamo incontrato persone splendide e disponibili. E che vivono in un ambiente ancora quasi incontaminato e poco conosciuto anche se è a due passi dalla Capitale: tutte cose che la gente sta cercando”.
Il pensiero positivo che vi siete portati a casa dopo Tiberland?
“L’apprezzamento di chi ci ha incontrati per il rigore, l’ordine e l’organizzazione che  caratterizzano da sempre il gruppo di Natura a Cavallo e se ne è sentito ispirato: fa sempre piacere, è innegabile. Ma il più speciale riguarda l’accoglienza e l’aiuto che ci hanno dato anche le forze dell’ordine. Un funzionario dei vigli urbani di Roma ha mobilitato 8 macchine di quattro diversi municipi per scortarci, ne avevamo sempre una davanti e una dietro ogni volta che percorrevamo una strada asfaltata. Ha coordinato tutto in modo impeccabile, non c’è stato mai una sbavatura nella staffetta tra loro. E non abbiamo mai avuto bisogno di chiedere nulla, perché era già sempre tutto perfetto”.
E adesso?
“Proveremo a costruire qualche proposta turistica, a testarla tra noi e poi piano piano lanciarla. Ci sono diverse attività agrituristiche e B&B che hanno tutto quello che occorre anche a chi viaggia a cavallo: devono solo organizzarsi e crescere, adesso tocca a loro”.
Ma ilo modo più bello per descrivere questi posti Ferrari l’ha trovato a microfono spento, dopo le domande ufficiali. “Perché io quella zona la conosco bene, da lì a Viterbo torno tutti gli anni e ho sempre avuto cavalli Maremmani nati a Monte Romano: e quando vado là cambio proprio respiro”.
Magie di Tiberland, se volete o più semplicemente, effetti naturali di un territorio magnifico che aspetta soltanto di coordinarsi e partire: in sella, ovviamente.
Tiberland  è stata organizzata con Horse Green Experience 2023  in collaborazione con la DMO Tiberland e l’associazione Natura a Cavallo, e il supporto di Città Metropolitana di Roma Capitale, che ha ottenuto l’attestazione Ecoactions di Legambiente, e il viaggio in carrozza “Tra i giganti dell’acqua” lungo l’Aniene, tra gli acquedotti monumentali romani, realizzato con l’Asd delle Valli e il Gruppo Italiano Attacchi.
Entrambi i tour si sono ricongiunti alle Capannelle nel Derby Day. Nell’ippodromo capitolino, il Villaggio Horse Experience ha dato spazio alle razze equine autoctone dell’Italia centrale e alla valorizzazione sostenibile degli ambiti di provenienza.