Altro pozzetto aperto, altro cavallo salvato: una buona notizia dall’Alto Appennino reggiano

Il cavallo è stato salvato: ma quelli causati da pozzi, pozzetti e tombini lasciati aperti stanno diventando incidenti troppo frequenti

Il salvataggio sull'Alto Appennino reggiano, foto Vigili del Fuoco
Reggio Emilia, 31 agosto 2020 – Erano in passeggiata sull’Alto Appennino reggiano tra Montecagno di Ligonchio e il Passo Cisa  gli 8 escursionisti di Albinea che venerdì 28 agosto  si sono trovati davanti una scena penosa.

Un cavallo, che a prima vista sembra un Haflinger, sprofondato con il treno posteriore in un pozzetto lasciato a cielo aperto nei pascoli ma poi salvato dall’intervento di queste persone.

Che tramite il 112,  numero di emergenza e quindi raggiungibile anche dalla sperduta e disconnessa località in cui si trovavano, hanno dato il via alle operazioni di soccorso.

Polizia Provinciale, Carabinieri della  Forestale di Busana, Vigili del Fuoco di Castelnovo Monti e servizio veterinario locale hanno risolto la situazione.

Il cavallo è stato imbragato e sollevato, quindi rimesso coi piedi sulla solida terra.

Provava con tutte le sue forze a uscire da quel buco, si nota bene dalla fotografia.

Ma da solo non poteva davvero farcela, per fortuna la sua buona stella ha messo sul suo cammino gli 8 di Albinea.

Presente alle operazioni di soccorso, che si sono concluse verso le 11,  un veterinario ha giudicato buone le sue condizioni generali di salute.

Una volta recuperata la libertà il sauro lavato ha raggiunto nuovamente la sua mandria, che pascola abitualmente nella zona dei Prati di Sara.

Pozzetti e tombini lasciati aperti causano spesso incidenti del genere, lo vediamo bene dalle notizie di cronaca degli ultimi mesi.

Quindi fate mente locale durante le vostre passeggiate.

Se ne avete visto qualcuno avvertite chi di dovere per farlo chiudere.

O comunque, cercate di segnalarne la presenza anche in modo provvisorio, quando incappate in una di queste potenziali trappole.

Perché a noi piace mettere la notizia di un cavallo salvato, ma preferiremmo decisamente che non ci fosse nessun incidente da raccontare.

Sì, lo sappiamo, è un po’ un’utopia questa di non avere mai cattive notizie in cronaca.

Ma almeno, nel suo piccolo, ognuno di noi può provare a fare qualcosa di utile per tentare di limitarle se presta la sua attenzione al territorio che lo circonda.

Piccola nota: a giudicare dal campano al collo si potrebbe trattare di una fattrice.

Ma non abbiamo altri elementi a supportare questa ipotesi quindi rimaniamo sul neutro, in quanto a genere.

Qui la fonte della notizia, da Il Resto del Carlino