Pavia: condannato l’uomo che lasciò morire nell’incuria Joy

Vinta la battaglia legale contro l'uomo che lasciò le due cavalle Olly e Joy in condizioni incompatibili con la loro natura, senza riparo e denutrite

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di Lav
Pavia, 29 marzo 2022 –  Si è concluso venerdì 25 marzo presso il Tribunale di Pavia, il processo che vedeva imputato un uomo di Milano per il reato di cui all’art. 727 comma 2 c.p. “per aver detenuto i due cavalli di proprietà in condizioni incompatibili con la loro natura, in particolare predisponendo loro un ricovero inadeguato, in condizioni di incuria e di sostanziale isolamento, comportamento che ha determinato altresì lo stato di denutrizione di uno dei due animali.” 

I fatti risalgono al 2016, quando la responsabile della sede LAV di Oltrepo’ Pavese, Jennifer Ravetta, durante un’attività di volontariato svolta a Rocca De’ Giorgi, aveva sentito dei nitriti disperati, scoprendo così le due cavalle in un terreno, una delle quali giaceva a terra in condizioni critiche.

Per lei, purtroppo, non ci fu nulla da fare se non porre fine alle sue sofferenze con l’eutanasia.

L’uomo è stato ritenuto colpevole del reato ascrittogli e condannato alla pena di 3.500 euro di ammenda, oltre alla rifusione delle spese per la parte civile di 2.700 euro.

“Naturalmente, siamo soddisfatti della condanna, perché riconosce la responsabilità penale dell’imputato, ma resta il dolore e l’amarezza per la morte di Joy, per la sofferenza che ha patito a lungo, lasciata sola ad agonizzare in mezzo alla sporcizia. Nessuna pena pecuniaria potrà cancellare il suo patimento e restituirle la vita, ma speriamo che questo caso serva per intensificare i controlli, nelle campagne come in qualsiasi altra struttura in cui siano presenti cavalli e altri equidi, animali già penalizzati dalla mancanza di una legge nazionale a loro specifica tutela” – dichiara Nadia Zurlo, responsabile LAV Area Equidi. 

“Con questa sentenza abbiamo ottenuto giustizia per un animale abbandonato senza assistenza e cure nonostante l’età anziana. Una condizione che ha provocato una agonia lenta e crudele, durata diversi giorni, durante i quali l’altra cavalla, la figlia Olly, non ha invece mai abbandonato la madre, tentando in tutti i modi di aiutarla a rialzarsi”, conclude Jennifer Ravetta, responsabile della sede LAV di Oltrepo’ Pavese.

Si ringrazia l’avvocato Stefàno per l’assistenza legale fornita.

Comunicato stampa Lav

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