Un pony e una sola, desolata sfumatura di grigio: le Filippine dopo l’eruzione del Taal

Un paesaggio desolato, gli unici elementi non in bianco e nero sono questo ragazzo e il suo cavallino dal mantello dorato: allerta 4 per il vulcano Taal, potrebbe esserci una pericolosa eruzione in qualsiasi momento

Un uomo e il suo cavallino tra le ceneri vulcaniche a Talisay, nelle Filippine - photo EPA/MARK R. CRISTINO

Manila, 17 gennaio 2020 – A Talisay, nelle Filippine, dopo l’eruzione del vulcano Taal le ceneri hanno coperto chilometri e chilometri del territorio circostante arrivando sino a Manila, la capitale, che si trova ad una ottantina di chilometri.

Subito dopo il risveglio del Taal, avvenuto il 12 gennaio scorso, ceneri ed emissioni di gasa venefici hanno decimato la fauna e la flora nelle sue immediate vicinanze: questo ragazzo e il suo pony sono stati fotografati ieri, 16 gennaio, lungo quello che rimane di una strada di Talisay.

Il Taal è uno dei vulcani più piccoli del mondo, situato al centro dell’omonimo lago nell’isola di Luzon: è stata evacuata la popolazione nel raggio di 14 chilometri, si parla di 82.000 persone sfollate. Ma nel raggio di 100 chilometri dalla caldera del vulcano abitano 20 milioni di persone.

Al momento l’allerta dei vulcanologi è di 4 su una scala di 5, si sono registrate 566  scosse sismiche causate dal vulcano negli ultimi 5 giorni.

Come sempre, quando la tecnologia e le scontate comodità della vita moderna vengono meno, i cavalli risultano utili sul campo pratico per gli spostamenti: ma non sappiamo davvero come faranno a trovare erba da pascolare, in quella situazione.

Qui la fonte della notizia, da Meteo.web