Le Fearless Girls sotto i riflettori a Verona

Sta per chiudersi il primo progetto ‘in rosa’ dedicato alla formazione manageriale Fise. Ne abbiamo parlato con l’ideatrice Barbara Ardu

Le fearless girls sul palco di Arena Fise con Barbara Ardu nella giornata di apertura di Fieracavalli 2021 ©asam

Bologna, 7 novembre 2021 – In uno dei tanti momenti che si sono avvicendati nel primo weekend di Fieracavalli, le Fearless Girls hanno avuto il proprio palcoscenico.

È successo all’Arena Fise dove la Federazione, attraverso la loro presenza, ha voluto dare ulteriore significato a uno dei concetti più diffusi nel mondo dell’equitazione.

Ovvero che si tratta di un’attività sportiva, spesso agonistica, nella quale uomini e donne competono alla pari. In concorsi che li vedono uguali negli ordini di partenza e davanti agli stessi ostacoli.

Però poi c’è il ‘mondo fuori’. Quello delle attività lavorative e manageriali legate al mondo del cavallo. E lì, la parità di genere, non è affatto scontata.

Eppure bisogna osare. Agire con coraggio. Esserci con determinazione. Guadagnare competenze eccellenti.

È quello che Barbara Ardu ha fatto in tutta la sua vita di donna. Di donna delle istituzioni. Di donna di sport e di cavalli. E che oggi ha scelto di proporre come realtà formativa nel mondo equestre Fise.

Il progetto che ha creato, dal nome emblematico, è Fearless Girls, ragazze senza paura.

È partito lo scorso marzo – in mezzo alle ansie di una pandemia – e ha veleggiato con grandissimo successo fino al palcoscenico di Veronacavalli 2021.

«È stato bellissimo trovare un’adesione tanto sentita al progetto. Una ‘platea’ in rosa molto determinata e grintosa ha risposto all’idea con entusiasmo» ha raccontato la dottoressa Ardu, responsabile Fise dalle molteplici competenze.

Un progetto per crescere

«Nei nostri incontri settimanali – una volta formato il gruppo di lavoro – abbiamo toccato ogni aspetto della formazione manageriale legata all’ambito equestre. Dai temi fiscali a quelli legali. Dalla leadership agli aspetti tecnici gestionali. E le ‘ragazze’ hanno espresso una intensità partecipativa, una voglia di esserci davvero importante. Tanto che ora, che siamo verso la fine del percorso formativo che ci eravamo prefisse… Vedremo. Sarà sicuramente un’iniziativa da non lasciare cadere».

La Graduation Ceremony infatti è fissata per il 3 dicembre alla Scuola dello Sport del CONI, a Roma. E con lo sguardo verso il momento in cui le ‘allieve’ avranno l’occasione di esporre lavori ed elaborati prima dell’emozionante consegna dei diplomi di fine percorso di studi, la mente va alla strada fatta fin qui.

«Ci sono stati incontri formativi che rimarranno nel cuore. Con donne leader dello sport, del management… Tutti esempi che indicano che… si può fare!. Con competenza e preparazione, il posto delle donne manager nello sport e soprattutto nell’equitazione è solo una questione di tempo. Pochissimo ormai». Questa la convinzione di Barbara Ardu. Anche lei un esempio che con tenacia, preparazione, serietà e competenza lo spazio per le donne nel mondo dello sport c’è.

«La Fise, il Coni e le istituzioni sportive hanno creduto nel mio progetto. A dimostrazione che bisogna osare e non aver paura di provare nuove vie». Parola di Fearless Lady!

 

Una scansione del gender balance in Fise

Le donne rappresentano la maggioranza dei tesserati, tuttavia sono rappresentate sempre meno all’aumentare dell’importanza del ruolo.

Dall’analisi dei dati relativi all’anno 2019, emerge che, in Fise, il sesso femminile è cosi rappresentato:

  • Tesserati under 18: 78%
  • Tesserati over 18: 63%
  • Istruttori e tecnici: 55%
  • Ufficiali di gara: 51%
  • Membri dei Consigli direttivi delle Associazioni: 51%
  • Presidenti delle Associazioni: 39%
  • Consiglieri regionali: 23%
  • Membri commissioni federali: 30%
  • Consiglieri federali 17%
  • Presidenti Regionali 23%
  • Dirigenti federali 25%
  • Dipendenti: 76%