Fei Atypical Findings: l’investigazione prima del doping?

Un panel di specialisti vaglierà i casi di campioni ‘atipici’ e stabilirà se devono essere classificati come casi doping o meno. Il tutto prima di arrivare davanti ai giudici. Dal 1° gennaio 2021 operativa la lista delle sostanze (poche) che possono rientrare in questa casistica

Göran Akerström, FEI Veterinary Director © FEI/Richard Juilliart

Bologna, 28 novembre – Frugando nei documenti preliminari che verranno a breve ratificati e resi noti dalla Fei con un unico report sull’Assemblea generale, ci è ‘scappato’ l’occhio su un concetto relativamente nuovo in materia di controlli doping. Vale a dire quello sugli ‘atypical findings’.

La policy della Federeazione equestre internazionale che regola questa materia come si diceva è relativamente nuova. Data infatti 20 ottobre 2020 ed entrerà in vigore il 1° gennaio 2021. Redatta in osservanza delle normative pre-esistenti anti-doping e di quelle delle somministrazioni controllate, la policy che regolamenta gli atypical findings, letteralmente ‘scoperte atipiche’, ha lo scopo di stabilire un processo esatto secondo cui, dato un campione positivo, la Fei possa decidere se procedere trattando e perseguendo il fatto come un caso di Adverse Analytical Finding (ovvero ritrovamento di sostanza avversa) o se si debba procedere diversamente.

Nell’Assemblea di Losanna, il tavolo tecnico, dietro richiesta della Fei stessa, ha accolto la proposta di allargare l’elenco delle sostanze che vengono assimilate alle scoperte atipiche, estendendolo oltre quelle endogene, vale a dire quelle sostanze prodotte dall’organismo stesso, fin qui riconosciute.

Secondo la nuova proposta, la lista delle sostanze deve comprendere tutte quelle che, verosimilmente, possono entrare nell’organismo a causa di una contaminazione. I campioni che contengono le categorie di sostanze comprese nella lista, prima di essere ricondotti al capitolo delle ‘sostanze avverse’, devono essere considerati atipici, investigati e quindi, solo in una eventuale seconda battuta, essere accompagnati lungo l’iter di un procedimento ufficiale.

Se da un lato questo potrebbe apparire come un ammorbidimento che lascia qualche possibile ‘via di fuga’ nei casi di sostanze proibite, dall’altro, l’apparato studiato per questa ‘piega’ dei regolamenti è piuttisto ben articolata. In primis, nel momento in cui la commissione stabilisce che la sostanza atipica è di fatto un caso di sostanza avversa – in pratica di doping – tale decisione non è appellabile e finisce dritta dritta agli organi di disciplina competenti. In seconda battuta, il panel tecnico (composto da 4 membri) designato per gli atypical findings deve compiere una vera e propria investigazione che porti a fare chiarezza inequivocabile su come una data sostanza sia entrata nell’organismo del cavallo. E per fare ciò, è prevista anche la collaborazione della persona responabile del cavallo, con tutte le assunzioni di responsabilità del caso.

Ovviamente, questa policy – soggetta per la sua entrata in vigore alle variazioni proposte all’Equine Anti-Doping & Controlled Medications Regulation Fei (l’Eadcmr) – non è in alcun modo un ‘liberi tutti’ in merito alle somministrazioni. Le sostanze dichiarabili atipiche, in numero limitato e comprese in un elenco aggiornato annualmente sul sito della Fei, non sono infinite. A oggi sono comprese nell’elenco le sostanze endogene, Ractopamine e Zilpaterol.

Per approfondimenti sul documento Fei della General Assembly sulla Policy degli Atypical Findings CLICCA QUI