Ficuzza: un raduno di caccia? Tanto di più

Una rappresentanza dei cavalieri davanti alla Palazzina di Caccia di Ficuzza

Bologna, 18 ottobre 2021 – Nella ineguagliabile cornice della “Riserva Naturale Orientata Bosco di Ficuzza, Rocca Busambra, Bosco del Cappelliere e Gorgo del Drago”e della borbonica Palazzina di Caccia di Ficuzza, nei giorni 15,16 e 17 ottobre si è svolto un raduno atipico. Dove turismo equestre, competizione e divertimento si sono interconnessi splendidamente.

Si è trattato di un progetto ideato e fortemente voluto dal presidente della Comitato Regionale Fise Sicilia Fabio Parziano, alla base del quale c’è il desiderio di offrire ai cavalieri un’alternativa competitiva, ma non troppo, in cui si possa unire al “vincere una coccarda” anche il puro divertimento. E la scoperta di angoli naturali di pregio attraversati a cavallo.

La riuscita della manifestazione si deve alla fattiva collaborazione del Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale, Ente gestore della Riserva, del suo personale messo a disposizione e alla organizzazione generale a cura della “Scuola Siciliana di Turismo Equestre”.

 

Calcetto in sella ©FBarbagallo
Giochi e divertimento per tutti

Cinque squadre composte da quattro cavalieri ciascuna, provenienti dalle provincie siciliane e una squadra proveniente da Reggio Calabria, hanno percorso a cavallo un itinerario che, partendo dalla Palazzina Reale del borgo di Ficuzza ha raggiunto il paese di Godrano attraversando l’area protetta.

Le sei squadre, dai nomi fantasiosi, sono partite con dieci minuti di intervallo fra loro. Lungo i sentieri erano disseminate delle stazioni – con relativi giudici – dove i cavalieri, per accumulare punti, hanno dovuto superare prove ludico sportive. Tipo aprire e chiudere dei cancelli. Tirare con l’arco. Con il cavallo al passo portare per una ventina di metri un uovo su un cucchiaio senza farlo cadere. Saltare due “talus” con una buca in mezzo e degli ostacoli fissi. Una ‘perigliosa e ardua’ … corsa con i sacchi portando anche il cavallo (incredulo) alla mano, rispondere a degli indovinelli. E, dulcis in fundo, … mungere una pecora!

L’indomani mattina, nel grande piazzale erboso della Palazzina Reale, l’evento è continuato con un battesimo della sella per i bambini intervenuti. Poi la gara è continuata con un ulteriore trasporto dell’uovo sul cucchiaio ma questa volta con il cavallo al trotto, una seconda corsa nei sacchi e un esercizio conclusivo piuttosto complicato. Un cavaliere per squadra aveva il compito, estremamente arduo e divertente per il pubblico, di segnare un gol in una porta da calcetto con un grande pallone sospinto dalle…  gambe del cavallo! Incredibilmente più di un cavaliere c’è riuscito.

 

Uno scorcio della passeggiata ©FBarbagallo
L’anima equituristica dell’evento

Sabato pomeriggio, la parte più turistico-equestre si è dipanata, con il rientro al campo base, lungo un itinerario che ha attraversato l’antica foresta del Fanuso. Domenica mattina i cavalieri hanno percorso invece un itinerario nella parte occidentale della riserva. Quella meno conosciuta. Non poteva mancare poi il corollario di un “intrattenimento gastronomico” di eccellente livello presso l’Agriturismo Gorgo del Drago, la Masseria Aguglia. E una degustazione del rinomato caciocavallo di Godrano, all’arrivo dei cavalieri nella piazza del paese.

Questo evento così ben riuscito, è da considerarsi come una sorta di numero zero di una manifestazione che, con alcune modifiche e accorgimenti necessari emersi con lo svolgimento di questa prima gara, avrà sicuramente delle repliche future in altre aree delle Sicilia.

 

Courtesy di Franco Barbagallo