Non vorrete mica farvi trovare impreparati al momento dell’oroscopo di fine anno: quindi studiamo ancora un po’ la leggenda dei segni zodiacali cinesi, che spiegano anche uno dei misteri più misteriosi del regno animale…
Un giorno l’Imperatore decise di organizzare una gara tra tutti gli animali: i primi dodici in ordine di arrivo avrebbero dato il nome agli anni del calendario.
Per loro sarebbe stato un grande onore!
Tutti gli animali volevano partecipare. Anche il Gatto e il Topo, ma non sapevano come avrebbero fatto a competere con animali tanto più grandi di loro.
Il percorso della gara poi era difficilissimo: c’era da attraversare anche un fiume molto largo e profondo.
Il Gatto suggerì di montare sulla schiena del Bue: così fecero, e subito si addormentarono.
Quando furono in prossimità dell’arrivo, il Topo si svegliò.
Stavano guadando l’ultimo fiume, mancavano pochi metri alla riva.
Il Topo gridò: ”Gatto, sveglia!”: il Gatto, spaventato, si svegliò di soprassalto e cascò in acqua.
Ma non c’era tempo di occuparsi di lui, e quando il muso del Bue era a meno di un metro dalla riva, il Topo si arrampicò su suo orecchio sinistro e arrivò per primo al cospetto dell’Imperatore.
Il diligente Bue arrivò secondo, seguito dall’intrepida Tigre e dal pacifico Coniglio.
Il possente Drago arrivò quinto, seguito subito dal suo fratello minore, il Serpente.
L’atletico Cavallo fu settimo e l’elegante Capra ottava, subito dopo arrivò l’astuta Scimmia, e poi ancora il coloratissimo Gallo, il fedele Cane per poi finire con il fortunato Maiale, che arrivò appena prima del Gatto.
«Mi dispiace, sei arrivato tredicesimo – gli disse l’Imperatore – nessun anno porterà il tuo nome».
Il Gatto si infuriò, tirò fuori gli artigli e saltò sul Topo, ma questo però fu più veloce e si nascose sotto il trono dell’Imperatore.
E’ per questo che da allora, quando un gatto vede un topo, non può fare a meno di inseguirlo.
Qui la versione originale della favola, da China Files.























