I fantini in sella…anche al trotto

La specialità del trotto montato è tornata sotto i riflettori con diverse corse proposte nel calendario agonistico. Conosciamo le emozioni dei loro protagonisti e scopriamone qualche curiosità

In primo piano il 56enne Giorgio Cassani, un esempio di abilità trottistica sia in sulky sia in sella

Bologna, domenica 24 marzo 2024 – Il trotto montato è molto comune in Francia dove ci sono fantini e cavalli specialisti, dopo il debutto in Italia per diversi anni questa specialità era caduta nell’oblio a causa dello scarso interesse e del basso volume di gioco, ora però sembra tornato l’interesse grazie alla buona programmazione delle corse. Si potrebbe pensare che queste corse siano riservate a cavalli di categorie modeste, ma la smentita più credibile arriva da una reginetta del trotto come l’americana Moni Maker che nella Red Mile, una corsa al trotto montato, ha disintegrato letteralmente il record di 1.58.2, vincendo in 1.54.0.

Collocabile a metà tra le corse al trotto e le emozioni del galoppo, la particolarità della disciplina sta nella posizione quasi immobile dei fantini che assecondano il ritmo del trotto dei cavalli liberi dal sulky.In sella troviamo fantini di galoppo come Marco Monteriso, vecchie glorie e driver che rientrano nel peso come Santo Mollo, ma anche amazzoni che vengono dal salto ostacoli, e abbiamo sentito proprio due di loro: Elisabetta Senaldi e Sara Giavarini.

“La differenza col salto è la potenza dello scatto” ci dice Elisabetta Senaldi “l’apertura della falcata e la propulsione che nel salto è verso l’alto qui è proiettata sulla spinta dell’allungo” continua parlandoci della partenza di queste corse “coi nastri è come se partisse un aereo, l’adrenalina è sempre al massimo e a differenza del salto ostacoli dove alla caduta di una barriera si perdono spesso tutte le chances, qui anche se sei nelle retrovie puoi rimontare” poi Elisabetta conclude “L’impatto emozionale che viene dal pubblico delle corse è molto diverso dal salto dove non c’è il trasporto del gioco”.

Sara Giavarini rientra in corsa invece dopo tre anni e si piazza subito a grossissima quota per la gioia dei suoi sostenitori “Rimango sempre stupita dalla velocità dei trottatori, rientravo con una cavalla ancora tutta da scoprire al montato. Pur penalizzate da due partenze richiamate, ho assecondato la voglia di correre in testa della cavalla, rimanendo al comando fino agli ultimi 100 metri e finendo terza”. Nel trotto montato sapete dunque chi seguire nelle prossime corse: la brava Elisabetta Senaldi e la scatenata Sara Giavarini.