Scopriamo chi è il primo azzurro in gara a Tokyo

Francesco Zaza e Wispering Romance saranno i primi azzurri in gara per il dressage di Tokyo 2020. La loro storia e la carriera di un cavaliere che già nel 2008, per il completo, è stato PO per Pechino

Bologna, 22 luglio 2021 – Con sabato 24 luglio, la gara Olimpica entra nel vivo per quanto riguarda gli sport equestri. Si comincia con i rettangoli del dressage che verranno seguiti in diretta da Discovery+, visibili anche su Rai2 (orari da definire), Sky, Eurosport e DaZn (highlights della giornata). L’appuntamento, ora italiana è dalle 10 alle 15,15 con la prima parte del Grand Prix.

Si proseguirà quindi domenica 25, sempre dalle 10 alle 15,15 con la seconda parte del Grand Prix. Martedì 27 luglio si disputerà invece lo Special (10-15,15), mentre il Freestyle, dalle 10,30 alle 14, prenderà la scena mercoledì 28.

Questo il palinsesto completo per il dressage, la disciplina che vede al via un solo binomio azzurro a titolo individuale. Francesco Zaza e Wispering Romance.

Al momento non sappiamo se il nostro portacolori gareggerà sabato o domenica. Però di lui, negli anni, abbiamo imparato a conoscere molte cose…

Per esempio che la sua passione per i cavalli è nata quasi per caso, durante una vacanza. Un classico: un agriturismo, i cavalli, una passeggiata… Giusto per provare… E da allora Francesco, che aveva 12 anni, non è più sceso da cavallo.

Il primo amore è stato il completo. Disciplina per la quale ha più volte portato o colori azzurri in gara, in competizioni di rilievo continentale, internazionali e nazionali.

Da young rider, Francesco Zaza, classe 1984, segno zodiacale Acquario, ha ottenuto risultati europei degni di nota

  • 2003 Bialy Bor (Polonia) con Rivo del Terriccio – 30° individuale, 3° a squadre
  • 2004 Barroca de Alva (Portogallo) con Jolly Roger III – 34 individuale, 9° a squadre
  • 2005 Segersjö (Svezia) con Jolly Roger III – 9° individuale, 4° a squadre

Con il passaggio anagrafico a seniores, la prima gara di rilievo di Francesco è quello con la qualifica per Pechino (Hong Kong per i cavalli), che si disputa sul Campionato d’Europa di completo ai Pratoni del Vivaro. Tecnico Selezionatore Michele Betti. In quell’occasione Zaza monta il fidato Jolly Roger III e arriva 33esimo in classifica generale, mentre l’Italia sale sul podio con Roberto Rotatori, Susanna Bordone, Fabio Magni, Vittoria Panizzon e conquista la medaglia di bronzo. Zaza è riserva ‘non viaggiante’ e manca l’appuntamento olimpico per un soffio.

Nel 2010 il filo dei risultati internazionali di Francesco Zaza-completista si interrompono. Ma è solo questione di tempo e di apertura mentale..

Nel 2017 infatti, Zaza torna a calcare la scena internazionale. In gara questa volta in dressage. Con Francesco il cavallo che lui stesso definisce «la mia metà»: Wispering Romance.

E qui vale la pena di fare una piccola digressione perché il dietro le quinte è carino…

Si potrebbe dire che Wispering e Francesco si siano conosciuti su internet. Tutto accadeva circa 5 anni fa, quando il socio di Zaza, Raimondo Bozzetti, vola in Olanda per ‘visionare’ una cavalla trovata in un annuncio sul web. Ha 13 anni e ha fatto la fattrice fino a 10. Bozzetti è un amateur… e passa Whispering al socio perché la monti quando non c’è.

Francesco si accorge quasi subito che la cavalla ha potenziali seri. Comincia a lavorare sodo. Arrivano le prime gare. Gli internazionali… Per sua stessa ammissione, non sa dove possa arrivare. Ma ci crede e oggi sappiamo che ha avuto ragione. Wispering Romance è il cavallo olimpico per i rettangoli di Tokyo di Francesco Zaza. Wispering ha 18 anni. Una vecchietta, una donna matura, una diciottenne ancora con tante cose da dire, alla quale regalare un finale di carriera di quelli che contano. E poi un’amica. Tutto questo è Wispering per Francesco. E, probabilmente, lei lo sa.

Dal completo al dressage, con in mezzo una bella e intensa parentesi come istruttore. Francesco Zaza è uomo di cavalli a 360 gradi. Dagli inizi a Villa Santa fino alla scuderia in provincia di Brescia di strada ce n’è tanta in mezzo. C’è stata la bravura, la costanza e anche quel pizzico di fortuna che non guasta mai e che, come sa bene qualsiasi agonista, va aiutata con qualche piccola scaramanzia.

Quindi, non chiedete a Zaza di cambiare briglia. Quella non si tocca. Da tanto tempo. E se gli vedete pendere dalla giacca un’etichetta… Fate finta di niente…