Arrendersi mai: la storia di Erik Fumi

Erik Fumi è un tipo tosto che non si dà mai per vinto e per questo vuole superare anche questa barriera e
lo farà sabato 4 dicembre, il giorno della Coppa del Mare in versione autunnale

Erik Fumi (a sinistra) prima dell'incidente
Livorno, 30 novembre 2021 – Siamo all’Ippodromo “Federico Caprilli”, è il 10 luglio 2011: ultima corsa, una “vendere” con solo cinque cavalli al via.

Erik Fumi, promettente fantino grossetano di 23 anni, è in sella all’estremo outsider.

Sulla curva finale è già ultimo staccato ed Erik rallenta quando, improvvisamente, il cavallo si accascia al suolo e lui cade
violentemente a terra restando privo di sensi.

Erik Fumi esce dal coma dopo diversi giorni e inizia un lungo e sofferto periodo di riabilitazione.

Nonostante tutte le difficoltà legate alla sua nuova situazione di vita, Erik non si arrende mai e la voglia di
salire nuovamente a cavallo torna impellente e con l’aiuto del padre Tebaldo realizza il suo sogno.

Si dedica prima al para-dressage, disciplina nella quale ottiene subito importanti risultati ma il suo istinto è
quello di correre e non di esibirsi in un rettangolo di gara.

Erik Fumi e Kohl in allenamento
Così, grazie anche all’associazione ANICA che gli regala un Purosangue Arabo, Khol, inizia a praticare
l’endurance, disciplina equestre nella quale si percorrono lunghe distanze.

E anche nell’endurance Erik si mette da subito in mostra ottenendo vittorie e gareggiando contro i normo dotati.

Ha partecipato a 14 gare, concludendole tutte e tagliando per 5 volte il traguardo per primo.

Ma c’è una cosa che Erik non è riuscito ancora a superare: rientrare all’ippodromo “Caprilli”.

Sono passati più di dieci anni da quel terribile giorno, quando le speranze di Erik Fumi si sono abbattute con
la caduta da una cavalla che, ironia della sorte, si chiamava Speranza Blu.

Erik, però, è un tipo tosto che non si dà mai per vinto e per questo vuole superare anche questa barriera e
lo farà sabato 4 dicembre, il giorno della Coppa del Mare in versione autunnale.

Con il suo Khol e indossando la giubba del suo mentore Rosario Pecoraro, tornerà al “Caprilli” e scenderà di nuovo in pista per raggiungere il luogo nel quale cadde e lanciare poi il suo fidato cavallo in un galoppo liberatorio che gli consentirà di aggiungere alla sua vita quel tassello che ancora manca.

Never give up Erik!
Nel corso dello stesso pomeriggio, la libreria Feltrinelli allestirà un punto vendita per i quattro libri scritti da Enrico Querci, tutti dedicati ai cavalli e al loro mondo.

Dal meraviglioso Laghat, il cavallo da corsa che vinceva anche se cieco, a quelli di Piazza del Campo e delle storie che fanno dell’Ippodromo Caprilli un posto vivo, e che vuole vivere.

Comunicato stampa di Sistema Cavallo

I libri di Enrico Querci