Cavalli selvaggi dell’Aveto: uno stallone scoperto e sequestrato in un macello locale

Si chiama Penn,  è stato individuato durante un controllo di routine della Asl 4, dei Nas e dei Carabinieri Forestali in un macello dove non poteva stare, vito che è privo di documentazione sanitaria essendo nato e cresciuto al di fuori di un allevamento. Ora è di nuovo libero, ma il problema della clandestina appropriazione di cavalli selvaggi per farne carne da macello persiste

Genova, 18 ottobre 2019 – Nei giorni scorsi, durante un’operazione di controllo da parte della Asl 4, dei Nas e dei Carabinieri Forestali è stato trovato uno stallone privo di identificazione nel recinto di un macello locale.

Il cavallo è risultato essere lo stallone denominato Penn, appartenente ad uno dei branchi di cavalli inselvatichiti meglio conosciuti come cavalli selvaggi dell’Aveto.

Il riconoscimento è stato possibile grazie alle schede segnaletiche redatte dalla d.ssa Evelina Isola e dagli studenti dell’università d Genova che da anni effettuano monitoraggi e tesi di laurea sui ‘selvaggi’.

Le spiegazioni fornite da chi deteneva abusivamente il cavallo non sembrano essere convincenti, visto che la sua presenza  è stata documentata con fotografie e video, pochi giorni prima a molti chilometri di distanza, sui monti, e ciò sembra dare fondamento alle insistenti voci raccolte negli anni in merito a prelievi abusivi di cavalli inselvatichiti, puledri in particolare, e macellazione clandestina, mai prese seriamente in considerazione dagli organi di controllo.

Posto sotto sequestro, Penn è stato reintrodotto in natura, grazie alla determinante collaborazione dei tecnici volontari dell’Endas, Equitazione etologica, Riccardo e Laura Rogina, della d.ssa Elisa Canepa, medico veterinario.

Quest’episodio mette in evidenzia l’importanza del lavoro di monitoraggio portato avanti dai professionisti del progetto I cavalli selvaggi dell’Aveto-Wildhorsewatching che operano da anni sul campo.  

Si aprono dunque nuovi scenari inquietanti, per i quali ci si aspettano sanzioni esemplari e capillari controlli da parte degli organi competenti, essendo in gioco non solo il benessere dei cavalli ma anche la salute pubblica

Comunicato stampa