Elezioni in Veneto: nasce il Campese bis

Ieri la regione ha riconfermato alla guida del comitato Fise locale la presidente uscente, mentre il consiglio direttivo risulta profondamente rinnovato rispetto al precedente

Clara Campese (ph. UM)

Bologna, giovedì 1 ottobre 2020 – Ieri ad Abano Terme (Padova) si è tenuta l’assemblea elettiva per il rinnovo della cariche dirigenziali del comitato regionale Fise del Veneto. Se non ci poteva essere incertezza circa l’elezione del presidente, dato Clara Campese (in carica nel corso degli ultimi quattro anni) non ha avuto rivali, non altrettanto si può dire circa la composizione del consiglio direttivo. Dell’organo di governo che ha guidato la regione nello scorso quadriennio, infatti, sono rimasti in tre: Roberta Paccagnella, Giuseppe Pozzato e Ilario Athos Caselli. I nuovi eletti sono Elisa Bozza, Fabio Campese, Vincenzo Chimirri, Caterina Penner, mentre il rappresentante dei cavalieri è Melissa Vanzani, il rappresentante dei cavalieri proprietari Enrico Tortella, il rappresentante dei tecnici Salvatore Licheri.

Per Clara Campese si è trattato di un grande successo. La mancanza di candidati rivali, infatti, deve essere interpretata come segno del larghissimo consenso e del vivo apprezzamento rivolti al suo lavoro in qualità di dirigente nel corso dell’ultimo quadriennio. «Io sono onorata di essere alla guida di questa regione e di tutte le persone che la rappresentano», ha detto Clara Campese. «Prima di tutto perché mi sento legata affettivamente a tutti i nostri tesserati, in secondo luogo perché provo un fortissimo senso di appartenenza e di responsabilità nei confronti del Veneto». Nel momento della transizione da un… governo a un altro non può mancare un sintetico bilancio degli ormai trascorsi primi quattro anni della gestione Campese: «Lo stato di salute del Veneto al termine del quadriennio appena concluso è eccellente, cosa che dimostra come e quanto il consiglio precedente abbia ben lavorato», dice soddisfatta la riconfermata presidente. «I numeri sono cresciuti sotto tutti i fronti, a cominciare da quello dei circoli ippici con un incremento del 9%, quello dei cavalli del 7%, quello dei tesserati del 13%. Questi dati si riferiscono al periodo compreso tra il 2017 e il 2019, visto che il 2020 non è ancora terminato. Tra l’altro come numero di tesserati siamo la terza regione d’Italia alle spalle di Lombardia e Lazio: e questo la dice lunga perché quelle due regioni hanno il doppio della popolazione rispetto a noi… Sono dati significativi, insomma, che non possono che rendermi felice».