Gli Haflinger e il sangue Arabo, o meglio Orientale: un po’ di storia

Leggende metropolitane ne abbiamo anche in scuderia: come quella che riguarda la genetica e il ‘sangue’ degli Haflinger, ad esempio

Lo stallone Haflinger Maat, dal libro Haflinger di Otto Schweisgut del 1965
Bologna, 12 gennaio 2023 – Quando parlate di cavalli Haflinger al di fuori della cerchia di chi li conosce bene, prima o poi la questione salta sempre fuori.

“Ah, sì, ma li hanno incrociati con il Puro Sangue Arabo…”, senti dire.

Ovviamente senza darsi la pena di prendere informazioni, e venire così a conoscenza del lavoro fatto negli ultimi vent’anni con la selezione operata grazie a quello strumento raffinato che è la scheda lineare di valutazione.

E che ha effettivamente modificato il modello morfologico medio degli Haflinger, favorendo i ‘matrimoni’ che producevano soggetti più alti, più armonici. Con incollature più belle, dal modello più sportivo e con andature migliori.

Ma tant’è: più facile ipotizzare la scorciatoia dell’immissione sottobanco di ‘sangue’ P.S.A.

Come stanno veramente le cose?

Lo abbiamo chiesto a chi conosce vita, morte e miracoli dei cavalli Haflinger e della loro genetica, cioè dalla Associazione Nazionale Allevatori del cavallo di Razza Haflinger Italia.

Innanzitutto c’è da tenere presente che gli Haflinger sono nati  dall’incrocio di uno stallone orientale con una fattrice altoatesina, con un forte inbreeding sui prodotti derivati da questo primo meticciamento.

Per cui va da sé che le caratteristiche dello stallone siano state da subito ben fissate nella progenie.

Il padre della razza è infatti Folie, nato nel 1874 a Schluderns, ora (anche!) Sluderno, in Val Venosta, figlio di una bella fattrice locale del signor Josef Folie e dello stallone orientale El Bedavi XXII.

Tutti gli Haflinger moderni discendono da lui, senza eccezioni.

Negli anni immediatamente dopo il 1970, per ovviare all’appesantimento dei soggetti avvenuto dopo la seconda guerra mondiale, è stato deciso  l’inserimento dei due stalloni  identificati come PSA,  Tirolo d’Ambelia e Olimpo di Oristano.

Erano Arabi od orientali? Al momento non abbiamo trovato alcuna evidenza documentale si trattasse di Purosangue Arabi.

Ma in Sicilia,  da dove proveniva Tirolo d’Ambelia,  c’è contiguità con il Purosangue Orientale. Quasi quasi ci scommetteremmo un soldino che  all’epoca abbiano replicato fedelmente e filologicamente  l’accoppiata vincente. Almeno con uno dei due.

La risoluzione fu presa dall’Istituto Incremento Ippico di Ferrara, che ai tempi aveva la responsabilità della razza Haflinger in tutto il territorio italiano.

Da allora (stiamo parlando ormai di 50 anni fa) la percentuale di orientale è via via diminuita, sino a diventare una irrilevante percentuale.

C’è stato l’ingresso di qualche stallone di origine tedesca più insanguato rispetto agli altri. Ma erano soggetti che sempre avevano al massimo l’1,56% di sangue Arabo.

Perché da diversi anni la percentuale massima di sangue PSA accettata negli Haflinger per essere iscritti al Libro Genealogico è dell’1,56%.

Il che vuol dire avere, nel caso, un solo soggetto PSA in 7° generazione, cioè  un solo quadrisnonno su 64.

Questo è il massimo di apporto di sangue accettabile, per esser chiamati Haflinger.