I cavalli? sono la nostra medicina per la felicità

Non è un caso se la pratica dell’equitazione ci fa sentire meglio: qui 9 motivi scientifici che ci spiegano il perché

Chi si cura, e chi sta curando?...foto Roberto Alzati
Bologna, 2 marzo 2020 – Tempi tribolati, non c’è che dire ma non dobbiamo perdere di vista i lati positivi della vita, quelli che alla lunga compongono la nostra felicità: di cui i cavalli, inutile dirlo, sono una parte molto importante.

E non è una impressione o un semplice egoismo: è provato scientificamente che la felicità è governata da una serie di ormoni che, come qualsiasi cosa attinente la fisiologia, funzionano in un modo ben preciso.

Serotonina, dopamina, ossitocina, endorfine dettano l’andamento del nostro umore ma non siamo loro schiavi perché possiamo, almeno in parte, provocarne il rilascio da parte del nostro organismo: e guarda caso, grazie ai cavalli abbiamo un arsenale di modi a nostra disposizione per scatenarle…

1 – Una regolare attività equestre: il movimento fisico, anche leggero,  favorisce il rilascio delle endorfine che migliorano il nostro umore e tengono sotto controllo il cortisolo (chiamato anche “l’ormone dello stress”). Non c’è bisogno di ammazzarsi di fatica, anche una uscita al passo convince il nostro cervello a produrle: capito perché siete così contenti anche quando rientrate da una semplice passeggiata con il vostro cavallo?

2 – Stare all’aria aperta, specialmente nelle giornate di sole, è un altro modo per “farsi” le endorfine: almeno 20 minuti al giorno e vi siete sparati una dose di questo fantastico ormone, che ha proprietà simili a quelle degli oppiacei: ma fa solo bene, e non ha nessun lato negativo!

3 – Il contatto con la natura, stare in mezzo a boschi e campi favorisce da parte del cervello la sintetizzazione della serotonina, nota come “ormone del buonumore”: quindi non abbiate paura di perdere tempo portando il vostro cavallo a brucare l’erba o guardandolo pascolare, beatamente stesi a pancia all’aria sul prato. Non state perdendo tempo, vi state semplicemente curando (e anche a lui fa un gran bene starsene al pascolo, ovviamente…)

4 – Il contatto fisico con gli altri esseri viventi favorisce il livello di ossitocina, un ormone prodotto dall’ipotalamo che aiuta a mantenere la tranquillità e gestire le situazioni di stress: inutile ricordarvi che montare a cavallo è un lungo, costante e meraviglioso abbraccio tra i due elementi del binomio, e tutte le carezze che ci potete mettere in mezzo non fanno altro che aumentarne il tasso di scambievole felicità.

5 – I suoni e la musica hanno un ruolo importante nella modulazione dei nostri stati d’animo: e il ritmo regolare delle andature di un cavallo non è forse l’armonia più bella dell’universo?

6 – La serotonina viene prodotta in quantità industriale anche quando ci prendiamo cura degli altri: quindi, sotto con il governo della mano, che fa bene al vostro cavallo – e viceversa.

7 – Fare cose nuove, mettersi alla prova: con nuovi esercizi o sfide sportive diverse dal solito date una mano alle vostre ghiandole surrenali a produrre dopamina: un doping assolutamente naturale (ah, ah!) che controlla il movimento, la capacità di attenzione, la cosiddetta memoria del lavoro e collega ad essi la sensazione positiva di piacere.  Capito perché il vostro cavallo si annoia a fare sempre gli stessi movimenti di maneggio? inventatevi un gioco nuovo, provate una disciplina diversa dal solito e cambiate spesso la varietà degli impegni richiesti: farà un gran bene a tutti e due.

8 – Cortisolo e stress giù, endorfine e buon umore su: è quello che succede quando ci concentriamo. Per cui impegnatevi senza sensi di colpa verso fidanzati, mamme, lavoro e studio quando siete in sella e staccate con animo sereno il cellulare… è una questione (anche) di salute!

9 – Anche avere un obiettivo ben chiaro da raggiungere stimola la dopamina,  e in questo aiutano tutte le sfide agonistiche e sportive: prendete una delle millemila discipline equestri e fatela vostra, sarà tutta salute.

E felicità, per tutti.

Noi ci siamo liberamente ispirati qui, da Vanity Fair.