Lontano dai clamori, esattamente come è stata la sua vita, ci ha lasciato questa settimana Francesco Zoni, Franco come lo chiamavano in molti. Un altro pezzo della storia equestre della Brughiera, al confine tra Lombardia e Piemonte, se ne è andato alla veneranda età di 100 anni compiuti solo lo scorso marzo. Istruttore Fise e allenatore, Franco Zoni è stato insieme ai Reinach, ai Lucheschi, ai Cristofoletti, ai Centinaio e a tanti altri cresciuti tra Le Querce, La Capinera e il Riding, una delle figure di maggior rilievo nel panorama equestre che dalla Lombardia, da Casorate, ha sempre condiviso i propri talenti con il resto d’Italia.
Con il suo modo di fare che in un contesto così particolare l’ha sempre connotato come una personalità mai desiderosa di guadagnare il favore dei riflettori, modesta nel senso più giusto del termine, Zoni nella sua lunga carriera e con la sua competenza ha formato generazioni di cavalieri di massimo livello. In forze come caporale alla Scuderia San Giorgio negli anni d’oro dell’allevamento dei conti Bocconi, Zoni si è a lungo occupato di Purosangue e ha montato in caccia. È sempre stato molto vicino al mondo del completo ma il suo sapere equestre era veramente molto ampio. Nel 1960 ha perfino fatto registrare una vittoria nel Palio di Legnano, una realtà che aveva nel cuore e per la quale condivideva la passione con un altro Franco della Brughiera, Centinaio per la precisione.
Come si diceva un altro pezzo della bella storia della nostra equitazione se ne è andata. Ma con la certezza che rimarrà nel cuore dei molti con i quali ha condiviso il suo sapere di cavalli.
L’ultimo saluto a Francesco Zoni avverrà lunedì 7 luglio alle ore 10, nella basilica della Brunella di Varese, in via Francesco Crispi 4