La giostra di Central Park non sarà più di Trump

Lo storico carousel, in esercizio fin dal 1908, era gestito dai Trump. Ora il contratto è in scadenza e la municipalità di New York non intende rinnovare l’accordo

Tre dollari a corsa e una media di 250mila 'cavalieri' per i cavalli della giostra

Bologna, 14 gennaio 2021 – Scadono nei primi mesi di quest’anno i contratti tra la famiglia Trump e la municipalità di New York. Riguardano due piste di pattinaggo, un campo da golf nel Bronx e la storica giostra dei cavalli di Central Park rilevata da Trump nel 2010.

E proprio su questi magnifici destrieri che hanno fatto sognare bimbi di tutto il mondo fin dal 1908 si è aperta una veemete discussione tra Bill de Blasi, sindaco della Grande Mela, ed Eric Trump, uno dei rampolli dell’ex presidente statunitense.

«Se la città di New York andrà avanti, dovrà pagarci 30 milioni di dollari» ha tuonato il giovane Trump sulla Abc.

Dal canto suo, de Blasio è apparso piuttosto fermo sul non voler rinnovare sinergie con i Trump. Neanche attraverso una innocente giostra con i cavalli di legno.

«Incitare una insurrezione contro il governo americano è chiaramente una attività criminale», ha detto de Blasio, secondo cui i contratti dei Trump con la città hanno fatto guadagnare alla società del presidente 17 milioni di dollari l’anno.

E pare che anche la giostra storica e i magnific cavalli di cui si compone, abbiano fatto la loro parte. Secondo fonti ufficiali, ogni anno salgono in media 250mila ‘cavalieri’ a tre dollari a corsa.