Lusso a briglia sciolta. Stefano Ricci, emblema del savoir-faire sartoriale italiano, cavalca con grazia nel mondo dell’equitazione. Il debutto della maison fiorentina nell’universo degli sport equestri avviene là dove la tradizione incontra l’eccellenza: Fieracavalli Verona 2025, vetrina internazionale d’eleganza e disciplina, scelta non a caso per svelare in anteprima mondiale la prima, attesissima Equestrian Line.
Fondato nel 1972, il brand è custode di un’eredità familiare che sa coniugare rigore stilistico e visione imprenditoriale: con oltre ottanta boutique nel mondo e un atelier affacciato sulle colline di Fiesole, Stefano Ricci incarna l’essenza del Made in Italy. Fino al 9 novembre, Verona si fa palcoscenico della nobiltà sportiva: nei suoi padiglioni si respira quell’aria in cui il gesto atletico si fa arte. La proposta di Ricci si traduce in una collezione elegante e tecnica, pensata per il dressage, il salto ostacoli e anche per i momenti personali dell’ippica chic.
Ogni dettaglio riflette la stessa cura dei capi da cerimonia: selle in pelle pregiata, anche di coccodrillo, dotati di tecnologia Aviar che permette varie performance tecnologiche; staffe e sottosella in pelle e fibra di carbonio; testiere e finimenti lavorati a mano. «Con la Equestrian Line completiamo un’offerta senza eguali per una clientela che ricerca un proprio stile definito anche nei momenti di piacere personale e nelle competizioni sportive», spiega Filippo Ricci, direttore creativo della maison.
«Ogni creazione è realizzata grazie alla competenza e alla dedizione dei nostri 140 maestri artigiani».
Alla direzione tecnica del progetto, la moglie Michaela Ricci: amazzone di talento e interprete di un’eleganza sportiva che è prima di tutto stile di vita. A fianco a lei, Edward Gal, leggenda vivente del dressage e già tre volte vincitore della medaglia d’oro ai World Equestrian Games, domani sarà tra i protagonisti di Fieracavalli.
La mattina guiderà una “clinic”, cioè una lezione speciale e dimostrativa in cui mostrerà tecniche e segreti del dressage agli appassionati. Nel pomeriggio parteciperà alla presentazione ufficiale della collezione, anticipando la grande serata conclusiva che ospiterà “Eccellenza”: spettacolo di dressage freestyle a tre binomi (in cui competono solo tre coppie cavallo-cavaliere, prova che richiede grande abilità e sintonia tra i due), ideato in collaborazione con Equus Primus e Fonte Abeti.
A suggellare l’evento, la presentazione del Top 10 Dressage Trophy 2026, trofeo scultoreo realizzato interamente in argento massiccio dai maestri argentieri di Stefano Ricci. L’opera, una sfera cesellata con cavalli in movimento, posata su base ottagonale, è molto più di un premio. È un oggetto unico, destinato a incoronare i protagonisti della futura competizione che riunirà, sempre a Verona, l’élite mondiale del dressage.
Con questo debutto, Stefano Ricci non si limita a introdurre una linea: compie un atto culturale. Celebra il sodalizio ideale tra lusso e nobiltà sportiva, restituendo all’equitazione il suo ruolo di arte marziale del bello. Un ritorno, in chiave contemporanea, all’etica cavalleresca in cui stile, comportamento nobile e spirito si fondono in armonia.





















