Secretariat, un cavallo da ricordare

Una vita da film: quella di Secretariat, “il cavallo costruito da Dio”

La statua di Secretariat, EPA/STRINGER
New York, 22 giugno 2020 – Una signora (regolarmente accessoriata di mascherina) davanti alla statua di Secretariat  nel paddock dell’ippodromo di Belmont a Elmont.

E questo cavallo nato nel 1970 merita veramente un monumento.

Vincitore della mitica Triple Crown del galoppo, con tanto di record delle diverse piste ancora validi ad oggi, Secretariat era un bisnipote del nostro Nearco.

E’ stato dedicato anche un film, in Italia “Un anno da ricordare” a questo grandissimo Purosangue Inglese che negli anni ’70 divenne il Divo del galoppo.

Lo chiamavano “il cavallo costruito da Dio” e di lui Chick Lang, general manager dell’ippodromo di Pimlico, disse: “Questo cavallo sembra una Rolls-Royce in mezzo a un branco di Volkswagen”

Per darvi un’idea: nell’Olimpo dei 100 migliori cavalli da corsa americani del XX secolo, Secretariat è al secondo posto, subito dopo il mitico Man o’War.

Vittorie a parte la vita di Big Red (come veniva familiarmente chiamato) è stata piena di suspence ed esordi non facilissimi.

Non stupisce quindi che la Disney l’abbia fatta sua sfornando questo appassionante lungometraggio .

Pensierino disfattista: a nessuno in Italia è mai venuto in mente di sceneggiare la vita di Ribot, che pure non è stata da meno.

Confidiamo nei disegnatori delle Winx: si sa mai.

Un anno da ricordare Sportivo,USA 2010regia di Randall Wallace con Diane Lane e John Malkovich.