Guarda dove metti i piedi: nuove regole al Parco Nazionale d’Abruzzo, anche per i cavalli

Fare attenzione a percorrere i sentieri secondo le regole: per proteggere te stesso ma soprattutto la fauna, al Parco Nazionale d’Abruzzo orsi marsicani, lupi e camosci hanno bisogno dei loro spazi. Guarda dove metti i piedi quando sei in sella!

guarda dove metti i piedi
Il murales di Nicola D'Amico a "Civitella Street Art" a Civitella Alfedena, nel Parco Nazionale d'Abruzzo. ANSA
L’Aquila, 30 luglio 2020 – La tutela della fauna locale, preziosa e rara, è al primo posto degli obiettivi del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Per questo l’ente parco invita tutti i visitatori a guardare bene dove metteranno i piedi, o meglio: :a verificare la percorribilità dei numerosissimi sentieri che lo attraversano, in modo da fruirne nel modo più corretto.

Sono infatti previsti tre settori differenti caratterizzati da diverse necessità di protezione: per cui che vogliate percorrerli a piedi, a cavallo, in bici o con il vostro cane al guinzaglio controllate bene che quello da voi scelto sia un percorso che ve lo permette.

In particolare, per chi sceglie di muoversi in sella a cavalli o muli occorre transitare esclusivamente sui sentieri non compresi in questo elenco, che fa parte dell’allegato nr.1 alla disciplina in materia di accessibilità recentemente ufficializzata dal Parco Nazionale.

“Le principali novità del disciplinare”, spiega Luciano Sammarone, presidente dell’ente Parco “riguardano le norme relative alle modalità di fruizione (a piedi, a cavallo, in bici, con cane) dei sentieri del Parco, all’approccio alla fauna e alla produzione di contenuti multimediali a scopo pubblicistico, commerciale e scientifico-divulgativo, al fine di assicurare la migliore tutela delle due specie più delicate del Parco: l’orso marsicano e il camoscio appenninico”.

“Considerate le nuove esigenze provenienti dal territorio” continua Sammarone, “si è deciso di regolamentare la fruizione dei sentieri in 3 settori particolarmente delicati quali l’accesso in mountain bike, l’accesso con cani al guinzaglio e l’accesso con cavallo, che fino ad oggi si muovevano in una
‘zona grigia’ non sempre funzionale e rispettosa delle esigenze di tutela dell’orso marsicano e del camoscio, il tutto sulla scorta di criteri scientifici e tecnici, dei dati derivanti dai monitoraggi, condotti negli anni dal personale scientifico e di sorveglianza del Parco”.

Quindi occhio alle carte e godetevi questa bellezza di Parco Nazionale: dalla sella, ovviamente.

E guarda dove metti i piedi, anche quelli del tuo cavallo!