Il Cowboy Shooting, una disciplina arrivata in Europa solo recentemente che unisce le leggende western, era stata tenuta a battesimo nella sua prima uscita ufficiale e livello dimostrativo proprio nell’edizione 2024 del Salone del Cavallo Americano: «L’interesse a partecipare a questo appuntamento da parte degli Shooters italiani è davvero alta», spiegano dall’Associazione di specialità. «Sarà perché la piazza è “sontuosa”, sarà perché l’organizzazione della Fiera è famosa per la sua eccellenza, sarà che il Salone del Cavallo Americano attira un pubblico sempre crescente… Sarà quel che sarà, resta il fatto che tutti i nostri ragazzi hanno lasciato, lo scorso anno, un pezzo di cuore in quell’arena».
Il Cowboy Shooting è una gara a tempo in cui oltre a superare in velocità alcune difficoltà di un percorso delimitato da boe e paletti, si devono centrare alcuni bersagli sparando con una fedele replica del mitico revolver dei cowboy, dei cacciatori di taglie e dei banditi del Vecchio West, la Colt Peacemaker del 1873, unica “arma” consentita in questa gara. Naturalmente non si tratta di una vera Colt ma una riproduzione fedele che funziona tramite bombolette di Co2 e spara – con una potenza limitata ma con buona precisione – pallini in plastica biodegradabile. Questo genere di armi, definite dalla legge italiana “strumenti”, in gergo tecnico si chiama Asg (Air Soft Gun), non necessita di porto d’armi ed è di libera vendita. Ciò nonostante i protocolli di sicurezza imposti dal regolamento della competizione sono molto rigidi e prevedono tutto ciò che è necessario per garantire quella dei cavalli, che devono vestire particolari maschere per proteggere occhi e orecchie, degli ufficiali di gara e dei concorrenti che devono indossare specifici occhiali, ma anche naturalmente del pubblico. Peraltro, al loro arrivo sulla sede di gara tutti i cavalieri devono consegnare la Colt all’Ufficiale d’Arma, che la restituirà solo al momento della competizione.
La gara, che si svolgerà nelle due categorie “esordienti” e “open”, animerà domenica 25 maggio, a partire dalla tarda mattinata e preceduta da una sfilata degli Shooters a cavallo, nientemeno che il grande ovale del padiglione 3 dove fino al sabato notte si saranno sfidati i mostri sacri del reining europeo. Venerdì e sabato, invece, i neofiti ma anche il grande pubblico potranno familiarizzare con il Cowboy Shooting presso lo stand dedicato nel padiglione 2, accanto all’Indian Village. Qui si terranno stages formativi ma sarà anche possibile cimentarsi con la Colt sparando a uno dei bersagli domotici utilizzati durante la gara: una sagoma alta circa 1.90 metri che rappresenta un temibile fuorilegge del West, dotata di un sistema domotizzato con un sensore. Se il vostro pallino colpirà il bersaglio, il sensore reagirà, si sentirà il rumore dello sparo della Colt – proprio quello originale, fedelmente sintetizzato – e si alzerà la bandierina americana!