Ogni tanto Face Book fa delle sorprese che accarezzano il cuore. Così, ripescando in quelli che il logaritmo pensa siano ricordi importanti (e a volte ci azzacca…) ecco fare capolino una foto. Un bianco e nero con un cavallo. Anzi, due. Si tratta di uno scatto di Eugenia Mola di Larissé. E così parte immediamente il messaggio privato perché la sua dedica di questo ricordo è condivisa e partecipata…
«Posso pubblicare»?
Ecco la sua risposta.
È un vecchio lavoro che FB mi ha riproposto questa mattina. Risale al 2011, presentato e selezionato per l’esposizione internazionale Ar(t) Cheval di Saumur dove ha superato un’ulteriore selezione andando a far parte delle dieci opere esposte presso la sede dell’Epéron a Parigi. Non so se la cosa ti può comunque interessare. La fotografia risale a un viaggio fatto con Paolo Biroldi e un’amica mi sembra nel 2007.
In Tunisia, a Mahdia, ci aspettava Gabriella che ci ha raccontato la sua storia, la sua passione.
Ci ha presentato i suoi cavalli fra cui quelli della foto (sono due), ponies di Mogod, ci ha portato nel deserto di montagna per farci conoscere questi bellissimi cavallini, forti e coraggiosi nel loro ambiente naturale.
In questo momento non ricordo il nome del cavallino della foto… Edouard, lo ritrovo nella chat di Gabriella. È stato anche protagonista dell’immagine, sempre mia, “Blue Horses – Le chevau en bleu”, lui, il piccolo cavallino e la sua anima, per l’iniziativa Blue Connection che conoscete.
Questa mattina l’ho rivisto e ho pensato a Gabriella in sella al suo grande amore berbero Onci.
È con questi cavallini meravigliosi e protetti che ora voglio ricordare Gabriella Incisa di Camerana, un’amica, che ha compiuto tante battaglie per i cavalli e per i bambini autistici e non solo.
Grazie Eugenia. Tante persone di cavalli avranno l’occasione di ricordare Gabriella con noi.