L’avevamo conosciuto – molti via social molti di persona – durante il suo viaggio con l’inseparabile Furietta. Un traveller d’altri tempi… Anzi, a dire il vero, senza l’assillo del tempo ma con tanta voglia di scoprire un nuovo confine. Quello che l’ha portato a ‘prendersi una pausa’ dalle cose di ogni giorno per mettersi in gioco con una quotidiano molto diverso. Fatto di strade, di luoghi, di persone e di cavalli… Poi il viaggio è giunto al termine ma la testa di Cristian a continuato a muoversi verso spazi diversi.
Cristian, sta progettando altri viaggi?
«Sì. Ripartirò a cavallo, non subito, ma nell’autunno del 2026. Stavolta affronteremo un nuovo, lunghissimo viaggio: attraverseremo tutta l’Italia per visitare ogni città fantasma, ogni borgo e ogni paese abbandonato che il tempo ha lasciato indietro».
Com’è nata questa idea?
«Durante il primo viaggio. Visitammo Craco, la città fantasma della Basilicata, e incontrammo Salvatore, un uomo generoso che ci diede la possibilità di accamparci dietro le antiche mura. Montai la tenda all’interno di una vecchia stalla scavata nella roccia: sembrava una grotta. Furia pascolava lì davanti, in un fazzoletto di terra recintato, sempre di proprietà di Salvatore. Fu una notte indimenticabile. Alcuni ragazzi che seguivano il nostro cammino da più di un anno ci raggiunsero con del fieno. I figli di Salvatore portarono acqua per Furia in una tanica di quelle usate per il latte. Quel silenzio, quell’atmosfera… mi addormentai profondamente, forse come non mi era mai successo prima. Pensai a mio nonno Omero, che ha vissuto trent’anni da eremita in una grotta, nelle campagne romane. Sono certo che, da lassù, stava seguendo anche lui la nostra avventura. Quella stalla mi ricordava la sua grotta. Il giorno dopo, mentre ci lasciavamo alle spalle Craco Vecchia, mi nacque un pensiero potente: un giorno ripartirò. Andrò alla scoperta di tutti i paesi, borghi e città fantasma d’Italia».

Dopo aver completato il perimetro della penisola italiana (isole comprese) e aver tagliato l’Italia da Casere in Alto Adige a Portopalo di Capo Passero in Sicilia per oltre 10.200 chilometri, ora ha credibilità. La gente la conosce, la stima. Ha pensato a uno sponsor per questo nuovo progetto?
«No. La mia scelta è la libertà. Affronterò anche questo nuovo viaggio senza sponsor, senza soldi, senza vincoli. All’inizio, lo ammetto, ero spaventato all’idea di partire così: senza sponsor e senza denaro. Ricordo bene i momenti in cui, con il mio primo sogno tra le mani, andavo in cerca di sostegno. Ricevetti tanti “no”, indifferenza, prese in giro, e anche qualche umiliazione. Mi sentivo solo, inascoltato. Eppure, oggi ringrazio profondamente l’universo per non essere stato ascoltato. Perché se qualcuno avesse davvero sponsorizzato quella prima missione, il nostro viaggio non sarebbe stato lo stesso. Non avrebbe avuto quella purezza, quella libertà assoluta, quella meraviglia che solo la provvidenza sa donare. Ecco perché riaffronterò anche questa nuova avventura nello stesso modo. Non andrò a chiedere nulla. Come sempre, sarà la strada a decidere. Sarà lei a dirci chi incontrare, dove fermarci, quando rallentare. Il destino camminerà con noi, passo dopo passo. Il nuovo viaggio sarà come il primo: un’esperienza sacra. Fatta di passi reali, sudore, respiri, tramonti. Chi potrebbe sponsorizzare una cosa così pura senza snaturarla? Il mio vero sponsor sarà il vento. Sarà chi ci aprirà un cancello. Sarà un pasto caldo offerto da uno sconosciuto. Sarà un fienile aperto sotto la pioggia. Una bambina che accarezza il mio cavallo. Una donna che ci dice: “Qui potete dormire tranquilli.” Il mio sponsor sarà, ancora una volta, l’Italia che resiste. Quella buona. Quella vera. Quella che non si compra e non si vende».

Ci vuole illustrare la sua nuova missione?
«Il tutto potrebbe essere riassunto in cinque punti:
- Visitare ogni città fantasma, ogni borgo e ogni paese abbandonato d’Italia, accampandoci al loro interno — dove sarà possibile farlo, in sicurezza per i cavalli.
- Percorrere l’intero arco alpino lungo i confini, da Trieste a Ventimiglia. Durante il primo viaggio abbiamo già attraversato le Alpi, ma era inverno e, per motivi di sicurezza, non potemmo restare costantemente in quota. Questa volta sarà diverso: affronteremo l’Alta Via seguendo davvero la linea dei confini, in estate, per rispettare appieno il tracciato alpino più alto e suggestivo d’Italia.
- Visitare tutte le isole minori italiane.
- Attraversare l’entroterra della Sicilia e della Sardegna.
- Raggiungere la Corsica, dove abbiamo ricevuto numerosi inviti».
Perché tutto questo?
«Perché questa nuova idea è poetica, storica, sociale, filosofica. È un viaggio tra i vuoti, tra le memorie abbandonate. Tra le case che non parlano più, ma aspettano solo che qualcuno le ascolti».
E se non dovesse riuscire a raggiungere tutte le isole minori?
«Ci proveremo, come abbiamo sempre fatto. Siamo riusciti a imbarcarci per la Sardegna grazie al supporto spontaneo della Federazione Italiana Turismo Equestre (Fitetrec-Ante). Abbiamo attraversato lo Stretto di Messina grazie alla disponibilità della compagnia Caronte & Tourist S.p.A. Riusciremo anche stavolta. E se qualcosa non dovesse andare come previsto… nessun problema. Cambieremo rotta. Continueremo in terraferma. Perché non ho mai dato nulla per scontato. I cambi di programma fanno parte della vita. Fanno parte del viaggio, e del viaggiatore. Partirò come ho sempre fatto: senza cambiare pelle, senza fingere, senza vendermi. Chi vorrà aiutarci, lo farà spontaneamente, con il cuore, senza catene. Io scriverò. Fotograferò. Testimonierò. E a chi ci seguirà… farò respirare un’altra Italia. Un giorno, se nascerà un progetto speciale — un libro, un documentario, una mostra — potrei lanciare una raccolta fondi autonoma, col mio nome, con la mia voce. Ma non in cambio di nulla. Solo come atto di condivisione. Potrei sembrare folle, lo so. Ma voglio restare integro. La vita è breve. E io… desidero solo lasciare una traccia vera, in questo mondo».
Buon viaggio Cristian. Cavallo Magazine sarà tra coloro che proveranno a respirare l’altra Italia anche attraverso questo nuovo incredibile e affascinante progetto.
Per un ‘assaggio’ CLICCA IL LINK https://www.youtube.com/watch?v=j2fPf9WYCBs