Pony al Gese, che bella idea… Circa 300 iscritti, 12 regioni e 26 squadre. Sono questi i numeri che hanno salutato l’edizione 2025 di Ponylandia ospitati per l’occasione al Gese di San Lazzaro di Savena di Bologna dove ‘i piccoletti’ tornano dopo circa 30 anni di assenza.
La manifestazione, un evento di interesse federale, si è svolto nel lungo ponte dell’Immacolata, dal 5 all’8 dicembre, e mentre per le vie delle principali città iniziava lo shopping natalizio, al Gese andava in campo una competizione sportiva che ha davvero raccolto un gran numero di atleti, accompagnati dalle proprie famiglie.
Una festa insomma. Anzi, una bella festa dello sport che ha visto nelle competizioni individuali della Coppa Italia e delle Open Ponylandia, così come in quelle a squadre della Coppa Italia e la Coppa Ponylandia i momenti di maggiore tensione agonistica.
Secondo Maria Giovanna Vignati – presidente di giuria l’edizione di Ponylandia del Gese merita di essere ricorda e per più di un aspetto. «Non voglio fare paragoni, però è innegabile che se si pensa a edizioni con un numero decisamente inferiore di binomi – tipo 170 – il confronto non regge. Questa del Gese è stata una Poyilandia a 5 stelle. Si sono trovati bene tutti: ragazzi, istruttori… Non ho sentito critiche, assolutamente. Poi ci ha favorito anche un clima mite. Di solito a Ponylandia si gela. Credo che questa sia un’edizione che passerà alla storia in senso positivo».
Anche per Daniela Tonali, espertissima segretaria dell’evento, la valutazione è molto positiva: «Sono stata accolta benissimo e al Gese mi sono trovata benissimo. Non abbiamo avuto alcun problema ed è andato tutto liscio. Una gran bella manifestazione».
«Sono particolarmente fiero che la Federazione abbia affidato un evento del calibro di Ponylandia all’Emilia Romagna e che sia stato un centro come il Gese a ospitarlo – ha dichiarato Davide Zanghi, presidente del Comitato regionale FISE – In primis perché ero certo che le rodatissime strutture di San Lazzaro avrebbero saputo far fronte all’alto numero di ragazzi. E poi perché in un centro con tanta storia alle spalle è bello pensare di aver creato un punto di incontro tra grandi campioni e nuove leve. Ospitare un evento giovanile, guardare ai pony come a una risorsa è sicuramente una buona forma di promozione per gli sport equestri e un modo per abituare i più piccoli a una relazione con i loro compagni di sport che garantirà la loro qualità equestre di domani».

Sul fronte degli atleti e dei loro istruttori, grande festa, premiazioni, momenti magici di agonismo sportivo e divertimento a riprova che Ponylandia rimane un evento che oltre a essere molto partecipato porta con sé anche un alto valore aggregativo e di sano confronto.
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