Un mondo in cui una carezza batta sempre la frusta

Bambini impiegati in corse clandestine. Bambini che maltrattano gli animali. Bambini che forse vivono in un mondo in cui non hanno mai consciuto la tenerezza di un pony

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Una fase della corsa bloccata a Librino

Bologna, 24 maggio 2021 – Ci sono delle volte in cui viene seriamente da interrogarsi sul genere di mondo che abbiamo intorno a noi.

Evitando i soliti alibi che di volta in volta prendono il nome di ‘società’, ‘politica’, generica ‘mancanze dei valori’, che razza di posto è diventato quello in cui viviamo?

E non stiamo parlando di fatti eclatanti come guerre o efferatezze varie.

Stiamo parlando di bambini e animali.

Un connubio che, visto con ‘gli occhiali’ di chi ama gli animali, da sempre evoca tinte pastello, immagini tenere, la dolcezza dei cuccioli. Umani e non.

E poi arriva la notizia. Purtroppo non la sola di questo genere.

Gli agenti del Commissariato di Librino, una periferia piuttosto disagiata di Catania, hanno fermato una corsa clandestina diurna. È accaduto lo scorso 13 maggio, nelle immediate vicinanze di un cimitero.

Cronaca già vista più e più volte, ma questa volta ciò che colpisce è l’età dei driver clandestini.

Si tratterebbe infatti di due minori. Uno ha meno di 14 anni.

In pratica due bambini.

Correvano in sulky con davanti un pony e dietro, la solita pletora di motorini. In mezzo solo la paura di un animale che, in un luogo diverso, avrebbe potuto essere loro amico.

All’arrivo delle forze dell’ordine, il gruppo ha cercato la fuga verso il cimitero. I poliziotti, trattandosi di minori e usando le previste cautele a loro tutela, sono riusciti a identificare i driver.

Le indagini successive, grazie a video e fotografie pescati sui cellulari requisiti, hanno permesso di ricostruire le fasi della corsa, le targhe dei veicoli e identificare altri partecipanti.

Totale: 11 persone denunciate in stato di libertà.

6 genitori per abbandono di minori e omessa vigilanza e 5 (4 dei quali minori) per maltrattamenti animali. I proprietari dei ciclomotori, sequestrati, sono stati ‘invitati’ negli uffici del commissariato. Sono state poi elevate multe per tutti i conducenti e passeggeri a bordo dei motorini. I minori sono stati tutti segnalati alla locale Procura della Repubblica presso il tribunale dei minori ed al tribunale dei minori in via diretta.

Fin qui è cronaca. Ma dietro c’è tanto altro. Per esempio l’impiego di minori per delinquere in una cornice di malaffare diffuso e radicato. Prassi frequente in quanto le pene per gli ‘under’ sono più lievi.

E c’è la fotografia di una infanzia violata. Per tanti e diversi motivi. Violata e compromessa.

Questi minori, nel loro essere già così induriti, sono stati privati della gioia di condividere affetto con un pony.

La sensazione che si ha non è quella di una bravata. È quella piuttosto della riproposizione di un modello abituale. Copiata dal ‘mondo dei grandi’.

Secondo un’indagine promossa dal Corpo Forestale dello Stato con la collaborazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del ministero di Giustizia, il 27% dei minorenni ha avuto comportamenti violenti o esercitato anche solo sporadicamente maltrattamenti su animali.

Un dato da non sottovalutare assolutamente. Come spiega uno dei massimi esperti internazionali, il professore Frank Ascione, la violenza dei minori sugli animali è un reato-spia di altri reati ancora più gravi. Che avranno, spesso, persone come vittime.

Una carezza a un pony dona molto di più di una frustata. Dobbiamo spiegarlo bene. Perché anche i ragazzi dei tanti Librino del nord, del sud e del centro, devono saperlo.