I Nas dei Carabinieri sequestrano una scuderia a Pinerolo: doping

Sequestrata importante scuderia nel Pinerolese: accuse di maltrattamento animali, esercizio abusivo della professione medica e frode in competizione sportiva

Carabinieri a Villa Borghese, più di 12.000 Euro di sanzioni - Immagine di repertorio, foto ANSA/CESARE ABBATE
Torino, 26 febbraio 2021 – Le indagini sono partite nell’autunno 2020, in occasione di un concorso nazionale tenutosi nell’area di Pinerolo: i Nas avevano prelevato campioni dei liquidi biologici ai 4 vincitori delle categorie della giornata, tutti riconducibili alla stessa scuderia.

Ora i Carabinieri del Nas di Torino hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per doping equino di un’importante centro ippico della zona che attualmente ha in gestione circa 60 cavalli.

Da notare che al concorso dello scorso autunno, quello durante il quale erano stati fatti i prelievi, vennero rinvenuti all’interno e in prossimità dei box di stazionamento dei cavalli alcuni dispositivi per l’inoculazione, nonché diversi medicinali a uso veterinario, il cui solo possesso in occasione degli eventi agonistici è vietato dai regolamenti della Federazione Italiana Sport Equestri e dalla Federazione Equestre Internazionale.

Le analisi di laboratorio sui campioni prelevati rivelarono la presenza di una estesa varietà di sostanze farmacologicamente attive come antinfiammatori, sedativi, antiipertensivi, diuretici, tutte somministrate agli animali in assenza di prescrizioni da parte di medici abilitati e di provenienza ignota, in assenza di patologie dichiarate ed esigenze terapeutiche, come previsto dalle disposizioni Fise e Fei.

I titolari del maneggio sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per maltrattamento di animali, esercizio abusivo della professione medica e frode in competizioni sportive.

E’ stata ritenuta particolarmente grave la condotta posta in essere dai titolari della scuderia per la varietà di farmaci veterinari vietati rinvenuti nel corso delle attività, per lo sfruttamento cui tali animali erano sottoposti, inevitabilmente deleterio per la loro salute, nonché per la finalità di lucro connessa con l’alterazione delle prestazioni agonistiche, con conseguente incremento della reputazione del maneggio stesso.

Notizia di Adnkronos