Finalmente siamo di fronte a una notizia che pur essendo ’vecchia’ nel suo contenuto, porta un vento nuovo nella sua specificità. Il tema è quello ritrito delle corse clandestine e della rete malavitosa che le circonda e protegge in tutta la provincia di Catania. Però questa volta, si parla di prevenzione. O meglio, di un sequestro preventivo che riguarda due scuderie attive tra Linguaglossa e Castiglione di Sicilia. In pratica questa volta non si tratta di rincorrere improbabili ‘guidatori’ su sulky lanciati a tutto gas sull’asfalto bensì di averli preceduti fermandoli prima che l’orrore si perpetrasse.
L’indagine che ha portato a questo prezioso intervento da parte dei Carabinieri ha radici lontane e si basa sulle immagini apparse su TikTok in occasione di due corse, una nel 2023 e una nel 2024.
Attraverso i video recuperati in rete, le forze dell’ordine hanno potuto ricostruire un solido quadro dei fatti che ha evidenziato allenamenti, modalità delle corse, luoghi e volti. Che si sono tradotti in un’ordinanza di sequestro preventivo emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari nei confronti di due soggetti ritenuti responsabili di concorso aggravato in competizioni tra animali.
Le due scuderie che sono presenti nella documentazione a disposizione della Procura sono la “Russo” di Mascali e la “Frisina-Puglisi” di Castiglione di Sicilia.
Le accuse emerse dalle indagini comprendono tra le altre cose anche l’utilizzo di soggetti minorenni e la diffusione di video con immagini delle corse illegali.
Le immagini e le indagini
Sulla Strada Regionale Mareneve, nel territorio di Linguaglossa – monitorata dalla forze dell’ordine – sono stati documentati sei allenamenti e quattro competizioni illegalitra cavalli, in un periodo che va dal 12 al 19 dicembre 2023 e dal 6 al 21 gennaio 2024.
Le immagini acquisite dai dispositivi di sorveglianza predisposti sulla SR Mareneve hanno documentato un vero e proprio iter organizzativo. Gli inquirenti hanno potuto stabilire che
- gli allenamenti precedevano di pochi giorni le gare effettive;
- le corse, organizzate all’alba (tra le 6:30 e le 7:15), coinvolgevano decine di persone tra partecipanti e spettatori;
- motocicli senza targa o con targa coperta fungevano da vedette, monitorando la presenza delle Forze dell’Ordine e rallentando il traffico;
- i guidatori partecipavano a volto coperto, lanciando i cavalli al galoppo su strade asfaltate, con scooter e auto al seguito per stimolare la corsa e garantire che gli animali restassero nella carreggiata.
Sulla base del quadro probatorio raccolto, la Procura di Catania ha richiesto e ottenuto dal G.I.P. anche il sequestro preventivo di un cavallo e del trailer (carrello per il trasporto) utilizzato in una delle competizioni clandestine, ancora nella disponibilità dei due appartenenti alla scuderia Russo.
Per il video diramato dai Carabinieri https://www.facebook.com/reel/3215688485265628
Ora che il ghiaccio è stato infranto e si è passati alla prevenzione, c’è solo da augurarsi che non si finisca come sempre a non sapere come gestire la questione dal punto di vista pratico-legale dopo gli sforzi delle forze dell’ordine. Sarebbe davvero un peccato scoprire – come spesso è capitato in passato – che animali e beni posti sotto sequestro siano ‘ri-affidati’ proprio ai malavitosi a cui si era cercato di toglierli. Soprattutto perché il controllo del rispetto delle ordinanze, quando si parla di malavita organizzata, ecomafie e cavalli, diventa praticamente impossibile.