Siena, lupaiolo colpito dal ferro di un cavallo durante le prove

Ricci, lupaiolo, protagonista dell’incredibile episodio. “Ero in un terrazzino al secondo piano. Adesso vorrei che il fantino me lo regalasse”

Il lupaiolo ferito a Siena durante le prove, foto da La Nazione
Siena, 30 giugno 2022 – Riesce a sorriderci sopra, anche se è dovuto andare in ospedale per farsi vedere le ferite causate dal ferro di cavallo che l’ha colpito in testa.

E che continuavano a sanguinare. “Una storia da ’Striscia la notizia’, la mia. E’ andato comunque tutto bene, vogliono però sottopormi alla tac perché il colpo è stato importante”, spiega il lupaiolo Stefano Ricci dalle Scotte, l’ospedale di Siena.

Ricci si trovava in un terrazzino a San Martino quando accidentalmente il cavallo montato da Antonino Mula, Zenios, ha perso un ferro nella sesta batteria.

Schizzando, cosa incredibile, per metri fino al secondo piano del palazzo, proprio dove si trovava Ricci ad assistere alla Tratta con altre persone.

“Sono sempre rimasto lucido – racconta – , il medico ha applicato ora della ’colla’ apposita sulle piccole ferite causate dal rampino. Sono due, una delle quali più laterale. Riconosco comunque di essere stato fortunato”, ammette. “Ad un certo punto ho sentito un colpo sulla testa, ho guardato in alto pensando che fosse caduto un mattone. ’Macchè’, mi ha detto la persona che se l’è visto passare davanti al volto, un ferro’. Ha sbattuto in terra schizzando poi di sotto dove lo hanno raccolto gli operai del Comune. Unico appunto, in senso costruttivo per il futuro, che si può trarre dalla mia vicenda per quanto riguarda la sicurezza è il seguente: al portone del palazzo vengono appoggiati i materassi per cui non si può uscire. Nel mio caso sì perché era l’ultima batteria, ma se fosse successo alla seconda o alla terza? Sarei rimasto bloccato?”, sottolinea Ricci.

Che evidenzia anche “la cordialità e la disponibilità nell’aiutarlo. Tutti sono stati gentilissimi”, aggiunge il lupaiolo.

I lupaioli si sono radunati davanti alla Cappella dove c’è il punto di soccorso in Piazza, tornando poi in Contrada con lui fra pacche sulla spalla e il racconto dell’accaduto ripetuto a tutti da Ricci.

“Un unico desiderio, visto che tutto è finito bene: vorrei tanto che il fantino (Antonino Mula, ndr) mi regalasse il ferro di cavallo. Lo terrò per ricordo di questa incredibile vicenda, accanto a noi c’era la terrazza dove stanno i bambini…meno male non è finito lì”.

Da La Nazione edizione di Siena