Eravamo quattro amici allo stand di Cavallo Magazine…ed è nata una bella idea

Cosa si può fare per diffondere l’amore e la conoscenza della cultura equestre? parlarne!

E' davvero cambiata così tanto l'equitazione? non sembrerebbe, guardando questo prezioso disegno

Bologna, 31 gennaio 2020 – Giovanni Battista Tomassini, come ricorderete, è stato al nostro stand all’ultima Fieracavalli Verona per un incontro con i nostri lettori: il “la” era stato dato dal suo libro “Le opere della cavalleria”, poi come doveva essere il discorso si è naturalmente allargato anche ad altri aspetti legati all’equitazione calati nella nostra quotidiana e moderna realtà.

Tra i tanti amici presenti in quell’occasione anche l’artista equestre Giuseppe Cimarosa con cui, assieme a Tomassini, una volta terminata la parte ufficiale dell’evento ci siamo persi in chiacchiere: parole sull’onda dell’entusiasmo di una bella partecipazione, incoraggiate dal vedere un crescente interesse attorno ad argomenti troppo spesso trattati e visti come noiosetti e polverosi, slegati dal mondo di oggi.

Come ha ricordato bene Cimarosa: “Ci siamo chiesti: cosa si può fare per promuovere un’equitazione più consapevole e divulgare la cultura equestre? La risposta è stata semplice: cominciamo a parlarne”.

E’ nata così, grazie alla disponibilità di Giovanni Battista, l’idea di organizzare una serie di incontri pubblici in vari centri equestri in giro per l’Italia: e il primo sarà proprio a casa di Giuseppe Cimarosa, al Centro di Equitazione Equus di Castelvetrano.

Il tema di questo primo evento,  “Per una equitazione consapevole”,  è così descritto da Tomassini: “La Cavalleria è la sola arte per la quale sembra che non ci sia bisogno che di pratica. Tuttavia, la pratica sprovvista di veri principi non è altro che un’abitudine, il cui frutto è un’esecuzione forzata e incerta… è quindi necessario essere preparati alle difficoltà di questa pratica da una teoria chiara e solida”. Con questi argomenti il grande maestro francese La Guérinière liquidava, all’inizio del XVIII secolo, coloro che sostengono che dai libri non si impara a montare a cavallo. Perché la pratica senza teoria non basta e i libri ci aiutano ad affinare la nostra sensibilità e ci rendono permeabili alle buone idee e alla corretta dottrina”.

Appuntamento quindi per il 22 febbraio 2020 a Castelvetrano, in provincia di Trapani, dalle ore 18.00: e non finirà qui!