Final Furlong al Bto: in sella anche nel metaverso

Turismo equestre, una leva di sviluppo di marketing territoriale. Un’economia turistica nel rispetto di ambiente e sostenibilità. Questo è un indirizzo cardine dell’attività e la programmazione della rete di imprese Final Furlong

Bologna, 20 dicembre 2022 Interessante matching, alla recente edizione di Bto dedicata al metaverso, tra le esperienze territoriali e le frontiere della tecnologia. Alla Stazione Leopolda di Firenze, la 14° edizione di Be Travel Onlife, manifestazione leader sul turismo digitale promossa da Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze, ha visto confrontarsi oltre 320 relatori, tra i quali Maurizio Rosellini, founder e ceo della rete di imprese Final Furlong.

Ai 100 eventi nelle sale fisiche e virtuali, integralmente phygital, si sono registrati complessivamente oltre 13mila accessi mentre solo su Facebook la pagina dell’evento fiorentino ha raggiunto nell’ultimo mese di lavori più di 500mila persone.

«Il turismo equestre – ha spiegato Rosellini, ospite del panel Meta-slow: a piedi, a cavallo, in bici. Innovazione e sviluppo del destination & experience marketing insieme al sindaco di Biccari Gianfilippo Mignogna e Alex Kornfeind, destination manager Gal Oglio Po – rappresenta, nel progetto Final Furlong, una leva di sviluppo di marketing territoriale vissuto attraverso esperienze uniche. E queste esperienze, per essere da un lato diffuse al grande pubblico per la loro conoscenza e, dall’altro, per garantire elevati standard qualitativi e livelli di sicurezza per chi le pratica, necessitano di una costante implementazione nei servizi offerti e nella tecnologia. È un errore ritenere l’attività esperienziale sul territorio antitetica allo sviluppo tecnologico. Si tratta di saper mettere a frutto un’opportunità, non di temerne l’avvento. E se il metaverso, oggi tanto di moda, può rappresentare un ulteriore mezzo di divulgazione e di formazione di nuove professionalità, siamo pronti, come rete di imprese, a metterlo “in sella”».

«Per una crescita turistica dei territori – ha aggiunto -, e la diffusione di una cultura equestre su base ampia, è però indispensabile fare sistema tra pubblico e privato attraverso progetti dedicati a rilanciare una economia turistica nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. Questo è un indirizzo cardine di tutta l’attività e la programmazione della rete di imprese Final Furlong. Riteniamo inoltre lo sviluppo di una offerta di slow turism integrata tra equitazione, bike, e cammini la chiave di volta per una reale e concreta riscoperta dei territori e delle economie rurali».

«I valori del turismo slow – ha spiegato ancora il ceo – incentrati sulla natura, le relazioni umane e, nel nostro caso, su un modo etico ed armonico di rapportarsi con i cavalli, offrono alle zone rurali un modo per rigenerarsi, diversificare le proprie attività e aprirsi a nuove prospettive. Richiedono, però, infrastrutture adeguate per gli spostamenti e l’ospitalità e servizi che devono essere garantiti. Su questi aspetti, molto sentiti da tutti i partner della rete, torna di primissimo piano l’importanza della tecnologia in termini di ricerca di informazioni, booking, connessione on trip, geolocalizzazione, assistenza ed eventuale richiesta di intervento».

«Il movimento lento sui territori contribuisce a proteggere l’ambiente e a preservare e mantenere le aree naturali. Il turismo equestre, in particolare, favorisce poi le relazioni, gli scambi tra i cavalieri, anche a livello internazionale, e le popolazioni che si incontrano lungo il percorso e la scoperta del patrimonio culturale locale. Inoltre, è uno dei modi migliori per sviluppare l’equitazione, rendendola inclusiva e accessibile a un grande numero di persone. Ma servono tecnologie allo stato dell’arte – metaverso compreso – e azioni sinergiche tra tutti gli attori, pilastro fondante della scelta dei nostri partner di costituire una rete che accolga differenti professionalità unite da un unico obiettivo», ha concluso Rosellini.

 

Fonte: comunicato stampa