Gita a Milano: i cavalli del Poldi Pezzoli

Una casa museo piena di tesori, anche equestri: è il Poldi Pezzoli di Milano, che non per niente è stato voluto da un appassionatissimo uomo di cavalli

La Soluzione di Carlo Valerio esposta al Poldi Pezzoli
Milano, 13 marzo 2023 – Vale sempre la pena di seguire la curiosità, lo diciamo sempre.

Così anche questa volta la nostra massima non ci ha delusi, e regalandoci una gita al Museo Poldi Pezzoli di Milano abbiamo trovato  di che lustrarci gli occhi.

La molla è stata, per l’appunto, la curiosità di conoscere meglio Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Collezionista e mecenate ma soprattutto appassionato uomo di cavalli, ha donato le sue più belle collezioni alla fondazione legata alla sua famiglia.

E che ha ancora sede nel palazzo della famiglia,  a due passi dalla galleria Vittorio Emanuele e quasi  di fronte alla Scala.

Pensavamo che nelle collezioni esposte non potesse non esserci traccia della passione di Gian Giacomo per i cavalli: e non ci siamo sbagliati.

Ovviamente, cavalli e cavalieri si trovano riprodotti in tante stampe, quadri e ceramiche del MPP: ma in particolare sono due le cose che ci hanno colpito in modo particolare.

Prima di tutto la fantastica serie di orologi da carrozza, parte della più ampia sezione dedicata ai meccanismi per misurare il tempo. Veramente una meraviglia tecnica e artistica, non ci saremmo mai stancati di osservarli e immaginare anche i legni che sarebbero stati più pertinenti ad ognuno.

E sempre per rimanere in tema di attacchi, abbiamo trovato il documento originale dal quale è tratto il famosissimo (per gli appassionati!) schema della ‘Soluzione di Carlo Valerio’ a un problema di…manovra.

Per la precisione, quella necessaria a entrare, fare manovra e uscire dal piccolo cortiletto dell’Albergo Europa con un tiro a quattro, più precisamente uno stage coach, senza aiuti da terra per i cavalli.

E nel cortiletto erano presenti anche due colonne, tanto per rendere la cosa più interessante.

Il problema era stato sollevato dai nobili Annovazzi e Poldi Pezzoli nel 1846 in una oziosa chiacchierata: la soluzione venne trovata dal famoso mercante di cavalli, cavaliere e driver Carlo Valerio, un vero virtuoso delle redini lunghe.

L’episodio è raccontato benissimo da Mauro Colombo qui, e vi proponiamo pari pari un brano del bell’articolo.

“Egli, dopo aver misurato per il lungo e per il largo il cortiletto dell’albergo, dopo averci pensato una notte (nella quale si disse avesse buttato giù decine di schizzi di improbabili manovre sulle planimetrie dell’edificio), affermò che fosse senz’altro possibile.

E così, a cassetta di un bello “stage” (carrozza da 8 posti per famiglie e comitive) prestato dal nobile Soncino, al quale erano stati attaccati quattro focosi cavalli del Poldi Pezzoli, davanti alla clientela incredula (così come gli inservienti e i camerieri, ma anche esperti cocchieri), si cimentò in quell’impresa ritenuta irrealizzabile.
Entrò, rinculò, sterzò, spinse i cavalli, rinculò di nuovo, raddrizzò, fece risvoltare il timone, e alla fine puntò verso l’uscita! Applausi a non finire”.
Per l’occasione venne stampato un elegante opuscoletto, con tanto di schema esplicativo della manovra e al Poldi Pezzoli ne è conservata ed esposta  una copia.
Insomma, un posto pieno di tesori: anche per noi ippomaniaci, sì.
Qui un’altra gita milanese per horse addict.