L’Italia è l’unico paese nella Comunità Europea ad aver riconosciuto per legge lo status di atleta per il cavallo sportivo. Quando ciò accadde, tutti applaudirono a questa iniziativa che aveva come obiettivo quello di tutelare il benessere del cavallo e promuoverne dignità e rispetto.
Ora, come per gli atleti ‘bipedi’, anche quello a quattro gambe dovrà passare ogni anno una visita di idoneità all’attività sportiva. E questo rovescio della medaglia forse non sarà accolto con lo stesso entusiasmo…
Dal 1° gennaio 2026 infatti sarà obbligatorio il certificato di idoneità per ogni cavallo atleta. Il decreto (Decreto 25 giugno 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 settembre) firmato dai Ministri Abodi e Schillaci stabilisce i contenuti della visita veterinaria e le modalità di accertamento e di certificazione dell’idoneità dell’equide a svolgere attività sportiva.
Per l’ammissione agli eventi è previso un periodo di transizione e l’obbligo di idoneità si applica alle manifestazioni organizzate dopo il 1 gennaio 2026.
Chi certifica…
L’accertamento dell’idoneità del cavallo atleta è affidato a un veterinario iscritto all’Ordine, sulla base della valutazione sanitaria dell’equide. L’esito della visita e il relativo giudizio del medico veterinario, emesso in scienza e coscienza, si riferisce esclusivamente alla condizione sanitaria rilevata al momento della visita clinica stessa.
… e come
Su base annuale (la certificazione è valida 12 mesi), il cavallo viene sottoposto a una visita che comprendente un esame obiettivo generale (EOG), un esame obiettivo particolare (EOP) e una valutazione comportamentale. Per la realizzazione della visita sono state emesse delle linee guida ma il veterinario può integrare la propria valutazione clinica, considerando la documentazione sanitaria eventualmente prodotta dall’operatore. Inoltre, il veterinario che visita il cavallo atleta ha facoltà di richiedere esami specialistici e strumentali aggiuntivi nel caso si trovi di fronte un caso che lo renda necessario.
Se il cavallo non risulterà idoneonon potrà prendere parte agli eventi sportivi. Il motivo del diniego dell’idoneità sarà specificato dal veterinario nella scheda di valutazione.
Il certificato può riportare delle specifiche di idoneità all’esercizio di una o più attività sportive, così come può riportare delle limitazioni riferite ad altre discipline o a livelli agonistici che prevedono un particolare impegno.Il certificato di idoneità sportiva, che deve essere conservato dall’operatore, ovvero dalla persona che ha la responsabilità del cavallo.
La scheda di valutazione del veterinario e il certificato di idoneità sportiva sono redatti in formato elettronico, utilizzando esclusivamente i modelli resi disponibili nella Banca dati nazionale degli equini.
Se manca il certificato?
Il decreto, molto previdentemente, disciplina anche i casi di ammissione degli equidi a eventi sportivi in mancanza del certificato di idoneità. È infatti prevista in questi casi una visita veterinaria da parte del veterinario di servizio. Questo adempimento non è necessario in due circostanze: nell’ambito di eventi sportivi internazionali svolti sotto l’egida delle federazioni internazionali riconosciute dal Comitato olimpico internazionale (CIO) e per gli equidi importati temporaneamente iscritti all’estero.