Unire educazione, sport e benessere per affrontare una delle sfide più urgenti del nostro tempo: la dipendenza digitale tra gli adolescenti.
È questo l’obiettivo della tavola rotonda intitolata “Il cavallo nella prevenzione della dipendenza digitale negli adolescenti”, ideata e promossa dalla Direzione Generale per l’Ippica del MASAF che si è tenuta al Circo Massimo di Roma nell’ambito delle prove del Circuito Nazionale Allevatoriale, un confronto tra istituzioni, esperti e rappresentanti del mondo equestre sul valore educativo del cavallo e sull’importanza della pratica equestre nei programmi di prevenzione rivolti ai più giovani.
All’incontro hanno preso parte Paola Frassinetti, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito, Remo Chiodi, Direttore Generale per l’Ippica del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), Marco Di Paola, presidente FISE – Federazione Italiana Sport Equestri e vicepresidente CONI, Franco Amadio, Presidente FITETREC-ANTE; Emilio Minunzio, Associazioni Sportive e Sociali Italiane (ASI), Federico Seghi Recli, socio fondatore dell’Istituto Europeo delle Dipendenze (IEuD) ed Emanuela Modestino, Presidente di Unio Animal and Human Training – UNIO.
La relazione con il cavallo, mediata da istruttori debitamente formati, rappresenta un potente strumento educativo capace di sviluppare empatia, fiducia e senso di responsabilità, favorendo equilibrio emotivo, autocontrollo e consapevolezza di sé, valori fondamentali per contrastare l’isolamento e la disconnessione sociale tipici dell’era digitale.
L’apertura dei lavori è stata affidata a Paola Frassinetti, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha sottolineato il ruolo della scuola e dello sport come strumenti di prevenzione e crescita per gli adolescenti.
Marco Di Paola, Presidente della Federazione Italiana Sport Equestri (FISE), ha messo in luce l’importanza dell’equitazione come esperienza formativa e di equilibrio psicofisico, in grado di restituire ai giovani il contatto con la natura e i valori autentici dello sport.
Il tema scientifico è stato approfondito da Federico Seghi Recli, dell’Istituto Europeo delle Dipendenze (IEuD), che ha illustrato le evidenze sui comportamenti a rischio legati all’uso eccessivo del digitale e il potenziale della relazione uomo-cavallo come strumento terapeutico e preventivo.
Emanuela Modestino, di UNIO Animal and Human Training, ha presentato nel dettaglio il nuovo percorso formativo e le sue modalità di applicazione, spiegando come la pratica equestre possa diventare un veicolo di consapevolezza, responsabilità e autostima per i ragazzi.
Franco Amadio, Presidente di FITETREC-ANTE, ha portato il punto di vista del turismo equestre e delle discipline tradizionali, evidenziando come la cultura del cavallo possa rappresentare un presidio di benessere e socialità anche nei contesti extraurbani.
Emilio Minunzio, in rappresentanza delle Associazioni Sportive e Sociali Italiane (ASI), ha posto l’accento sull’importanza di creare sinergie tra istituzioni, enti sportivi e associazioni per sviluppare progetti educativi capaci di coinvolgere scuole e famiglie.
In chiusura, Remo Chiodi, Direttore Generale per l’Ippica del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), ha ribadito l’impegno del Ministero nella promozione del cavallo come risorsa culturale, sociale ed educativa, sottolineando il valore del settore equestre non solo come comparto sportivo, ma anche come veicolo di crescita umana e civile: “Questa iniziativa è stata fortemente voluta dalla Direzione Generale per l’Ippica del MASAF per accendere un faro su un tema di grande attualità. Lo facciamo in un luogo simbolo come il Circo Massimo, che duemila anni fa era il tempio del cavallo e oggi torna ad esserlo, ma con una nuova missione: quella di rimettere al centro la persona, la relazione e il rispetto. Oggi studi scientifici dimostrano che il rapporto con il cavallo può diventare un potente strumento educativo, sociale e di prevenzione: con la sua sensibilità e capacità di rispecchiare le emozioni umane, il cavallo aiuta i ragazzi a consolidare equilibrio, fiducia e presenza emotiva. In questa visione, anche gli ippodromi possono e devono diventare spazi di benessere e inclusione, luoghi aperti dove sport, educazione, cultura e relazione con il cavallo si incontrano per contrastare l’isolamento e restituire ai ragazzi un senso di appartenenza e di crescita personale“.
Il Sottosegretario al MASAF, Patrizio La Pietra, ha voluto far pervenire un messaggio di saluto esprimendo apprezzamento per la tavola rotonda e per il percorso avviato dalla Direzione Generale per l’Ippica. Nel suo intervento, ha ribadito il valore del cavallo come “strumento di benessere, educazione e prevenzione” e ha confermato l’impegno del MASAF a sostenere iniziative che uniscano sport, territorio e crescita umana: “Grazie alla nascita di una relazione con il cavallo, è scientificamente provato, i giovani riescono ad acquisire competenze emotive per un uso consapevole di smartphone e social. Rendere i cavalli protagonisti positivi in un ambito che negli ultimi anni ha fatto registrare un crescente disagio legato ad ansia, depressione, ritiro sociale e aggressività è un percorso auspicabile nel quale il Masaf e le istituzioni sono pronte ad impegnarsi con forte determinazione”.
Nel corso del convegno è stato presentato anche il nuovo corso di formazione promosso dall’Istituto Europeo delle Dipendenze (IEuD) in collaborazione con UNIO Animal and Human Training, destinato agli istruttori equestri e dedicato all’approfondimento del tema delle dipendenze digitali.
La tavola rotonda al Circo Massimo si è confermata un’occasione unica di dialogo e collaborazione tra mondi diversi – istruzione, sport e sanità – accomunati da un obiettivo condiviso: restituire ai giovani il valore del contatto reale, della relazione autentica e del benessere attraverso il cavallo.
Comunicato stampa Grande Ippica Italiana