Il motto è: Due in finale uno nella storia, la 91° edizione del Campionato Europeo di Trotto regala individualità altisonanti, nomi celebri e nuovi ingressi nell’élite del trotto italiano. La formula è unica al mondo: due prove, con il race off a stabilire il vincitore tra i due contendenti (se ci saranno) e i numeri dei dodici partecipanti alla prima sfida invertiti nella seconda. Il Gruppo1 facente parte del Circuito UET reca un montepremi complessivo di 154mila euro. Per la grande soirée dell’Europeo 2025, non una ma due madrine, le bellissime Manuela Arcuri e Greta Zuccarello. Click Bait, vinse l’edizione 2024 regalando a Roberto Vecchione il quarto Europeo della sua carriera. Nella foto il numero 1 Click Bite davanti a una meravigliosa Chance Ek guidata da Pietro Gubellini.
I dodici sfidanti – Al numero 1 (1-12) Dakovo Mail, in pole all’esordio in pista nelle mani del suo interprete Giampaolo Minnucci, il portacolori della Scuderia San Calisto è a caccia di un piazzamento che ne ribadisca il valore agonistico, mentre la sua vicina di schieramento Dalì Prav (2-11), arriva in Romagna forte di una condizione al top e di un sorteggio benevolo che ne esalterà le qualità velocistiche in coppia con Pietro Gubellini pronto a dare prova della sua grinta e del suo talento. L’inossidabile Usain Toll (3-10)è un generoso performer che ricordiamo come l’avversario del compagno di colori Cokstile nell’Europeo 2022, rimasto negli annali per aver visto di fronte papà Vincenzo e l’erede Carmine Piscuoglio, mentre Ernest Jet (11-9) torna temporaneamente in Italia accompagnato dal suo trainer Alain Chavatte, vestirà anch’esso la giubba Santese e sarà improvvisato nientemeno che da Roberto Vecchione.
Emma Dei Veltri (5-8), è presentata da un team che ci riporta alla vincitrice 2023 Akela Pal Ferm, stesso team composto da Gennaro Casillo al training e Antonio di Nardo alle redini, mentre Dolce Viky (6-7) pur recriminando per uno scomodo sei ed un difficile sette, sarà della partita dopo una fruttuosa campagna scandinava con chance di ben figurare e ritrovando dopo tanto tempo il bravo Manuel Pistrone, ingaggiato da Alessandro Gocciadoro e dalla famiglia Michelotto per un ramake classico foriero di eccellenti aspettative. La sorte accompagna Dolce Viki ed Ernesto Spritz (7-6), che si scambiano i numeri delle due manche e che hanno più di qualche elemento in comune, il maestro Andrea Sarzetto che ne ha forgiato i primi approcci al trotto, la provenienza veneta e la vittoria a distanza di 12 mesi l’uno dall’altro del Città di Montecatini.
Dal training center di Alessandro Gocciadoro giunge Cointreau (8-5), guidato da Federico Esposito e atteso nei panni dello spettatore interessato in entrambe le prove. Bengurion Jet (9-4) vanta un palmares invidiabile ma un presente nebuloso, sarà compito del driver Santo Mollo condurlo a movimentare la contesa e spalleggiare i numerosi compagni di viaggio, uno dei quali è il coetaneo Bepi Bi (10-3), che sarà affidato a Vincenzo Luongo, l’omino di Agnano buono per tutte le stagioni è scaltro ed opportunista come scuola campana insegna. I migliori del lotto sono Dimitri Ferm (11-2) e Dany Capar (12-1), nobile leader generazionale il primo, con Marco Stefani in sediolo nei panni del protagonista della corsa che movimentava i suoi sogni di allievo guidatore, campione che ha scalato tutte le categorie il secondo, una scoperta del talent scout Leonardo Cecchi che dalla routine è emerso prepotentemente, vincendo in Italia e all’estero, si è trasformato grazie al lavoro di Alessandro Gocciadoro, diventando la prima scelta italiana dell’International Trot che si correrà a metà mese allo Yonkers Trot, impianto newyorkese sito nel rinato Bronx.
GRAN PREMIO FINALE CIRCUITO NAZIONALE GUIDATORI – SERGIO BRIGHENTI Gruppo3 – Con dotazione di € 35.200, distanza di metri 2060-2100, l’handicap ad invito per 4 anni ed oltre di ogni paese è dedicato ad un autentico mito delle redini lunghe come Sergio Brighenti, l’emiliano di nascita ma cittadino del mondo per carriera. Per tutti “Il Pilota”, Cesena è orgogliosa di onorarne la grandissima carriera, anche e soprattutto perché detiene ancora oggi il record di vittorie nel Campionato Europeo con sette sigilli dal 1957 al 1982 di cui quattro in sulky al mitico Tornese. Il circuito ha avuto un lungo percorso iniziato ad Albenga e continuato sino Modena in un intenso e serrato mese di agosto, con tappe di qualificazione a Montegiorgio, Siracusa, Garigliano, salendo da Montecatini sino a Trieste e poi tornando a Casarano e ad Agnano, tempio del trotto campano.
I PROTAGONISTI – Nove driver sono stati promossi alla finale raggiungendo Alessandro Gocciadoro, Antonio Di Nardo e Antonio Simioli entrati di diritto in virtù di un 2024 che li ha visti ai primi tre posti della classifica nazionale. Ogni tappa regionale ha quindi designato un partecipante a Cesena, dove a fare gli onori di casa, saranno il felsineo Andrea Farolfi vincitore della eliminatoria modenese ed il parmense Alessandro Gocciadoro, catch driver dalla chiara fama il primo, professionista a tutto tondo il collega emblema del trotto italiano nel mondo. Dalla Campania giungono Antonio Simioli, terzo in classifica 2024, Crescenzo Maione e Vincenzo Luongo, l’omino di Agnano, talenti indiscussi che uniscono qualità di interpretazione al più alto livello a passione incrollabile, ma anche Antonio Di Nardo, più volte vincitore dello scudetto e da qualche lustro attivo negli ippodromi del centro nord.
Promessa cresciuta alla corte di Marco Smorgon, Edoardo Loccisano è il rappresentante del Piemonte, è giovane ma già esperto e nel suo palmares non passa inosservata la partnership con uno dei campioni più emblematici dell’ultimo decennio del trotto nazionale, il precoce ed inossidabile Vivid Wise As. Dalle Marche arriva Daniele Cuglini, cresciuto tra Montegiorgio, Pescara e Civitanova, che ha scalato via via le classifiche vincendo anche fuori regione e scegliendo Cesena come sua patria d’elezione. La Toscana è terra di campioni, cavalli e uomini che hanno scritto pagine memorabili in tutti gli ippodromi nazionali e dall’ex ducato arriva Simone Levacovich. Innumerevoli sono stati i maestri per il giovane Lorenzo Talpo Jr, figlio, fratello e nipote d’arte impostosi all’attenzione sin dalle prime uscite ed ora richiesto improvvisatore dai migliori team italiani mentre, la griglia è chiusa da un esperto professionista come Marcello Melis, cresciuto professionalmente in Piemonte e poi reuccio delle piste pugliesi da cui è uscito per presentare al mondo la sua più acclarata creazione agonistica, Imeros Sec.