A cavallo con l’Associazione nazionale Carabinieri

È nata a Codigoro, nel Ferrarese, una nuova pattuglia Anc per la sorveglianza del territorio. In particolare delle meravigliose aree del Parco del Delta

Associazione nazionale carabinieri
I nuovi 'agenti' dell'Associazione nazionale carabinieri di Codigoro

Bologna, 3 maggio 2021 – A pochi giorni dalla presentazione dell’e-bike per la sorveglianza dei Carabinieri nei parchi, frugando nelle cronache locali, fa piacere scoprire che i membri dell’Associazione dell’Arma continuano invece a prediligere il cavallo come compagno di lavoro.

L’occasione da cui origina la nostra riflessione scaturisce dalla presentazione a Codigoro, nel ferrarese, del Reparto a cavallo del Nucleo di Protezione civile dell’Associazione nazionale Carabinieri dell’Alto Ferrarese.

Sette i cavalieri che lo compongono: Valentina Zannini su Trudy, Maurizio Aguiari su Sophie, cavalle di 7 anni, Nicolas Bergami su Laky, 6 anni, Lisa Crosara su Sierra, 7 anni, Tomas Bergami su Checca, 3 anni, Vittorio Cenacchi su Yuma, 6 anni e Simone Seghi su Witko, 11 anni.

Le funzioni di questo gruppo di cavalieri sono state illustrate da Simone Seghi, presidente della sez. codigorese dell’Anc. In collaborazione con la Polizia provinciale, l’obiettivo è l’osservazione del territorio, volta alla segnalazione di criticità ambientali. In gran parte nel Parco del Delta.

Il Comune di Codigoro ha partecipato al progetto con un contributo di 10mila euro. Ma la dichiarazione del sindaro Alice Zanardi vale molto di più per tutti color che hanno a cuore i cavalli.

«È motivo di orgoglio constatare che proprio a Codigoro nasce una realtà di volontariato. Che valorizza l’impegno della Protezione civile, rafforzando e consolidando un legame unico e speciale. Quello con il cavallo».

«Il presidio a cavallo della nostra Protezione civile – ha proseguito la Zanardi – è un vanto del territorio, che può sessere preso a modello. D’ora in poi potrà essere assicurata una sorveglianza e una presenza capillare. Anche nei luoghi, dai parchi alle aree rurali, non accessibili con mezzi a motore».