Appuntamento con Bianca: 50 anni di Real Escuela, e una professoressa di nome Bélen

Bianca Cigliano ci racconta le emozioni dietro le quinte per i 50 anni della Real Escuela Andaluza del Arte Ecuestre, e una professoressa molto speciale…

Belen Bautista alla Real Escuela Andaluza del Arte Ecuestre, fotografia dal loro sito web ufficiale
Jerez de la Frontera, 21 marzo 2023 –  Abbiamo rimandato un poco il nostro consueto appuntamento con Bianca, ma siamo giustificati.

Perché lei e tutta la Real Escuela sono stati impegnati nelle settimane appena trascorse a preparare un evento molto speciale: i festeggiamenti per i 50 anni della Real Escuela Andaluza del Arte Ecuestre.

Un vortice di appuntamenti e preparativi culminati nel concorso internazionale di Dressage (o Doma Classica, come è chiamata in Spagna)  CDI3* Tour 50TH Anniversary Royal School 2023.

Dove  per due settimane consecutive, sino alla domenica 18 marzo appena trascorsa, sotto gli occhi più esperti dell’Arte dell’Equitazione si sono confrontati 96 binomi.

E se tutto è andato bene in quei giorni che erano il centro dell’attenzione è stato sicuramente merito del grande lavoro fatto prima, dietro le quinte. Quello di cui ci ha parlato Bianca Cigliano durante la nostra ultima chiacchierata.

“E’ un appuntamento cui la Fundacion Real Escuela tiene moltissimo” ci ha spiegato Bianca. “Partecipano binomi da tutto il mondo e tutto si svolge qui, all’interno di quella che normalmente è la nostra scuola in un anniversario importante come quello dei 50 anni dalla sua fondazione”.

In che modo siete stati coinvolti voi allievi?

“Partecipiamo tutti come volontari, e quest’anno eravamo anche molto emozionati perché una delle nostre professoresse, Bélen Bautista Sanchez, è stata premiata con un premio estremamente prestigioso qui in Andalusia: il Caballo de Oro 2022. Di questo sono molto felice anche io perché monto spesso nel centro della sua famiglia, conosco  suo padre che ha una selleria. E anche perché lei è l’unica insegnate donna della Real Escuela”.

 

Cosa ti piace di lei, come amazzone e come istruttrice?

“Sa mettere i suoi cavalli in modo che sia sempre molto facile montarli. Si può davvero dire che praticamente tutti potrebbero montarne uno e fare quello che fa lei. Come insegnante spiega in modo molto approfondito le cose tecniche, quindi non  ti dice solo cosa fare ma anche il perché sia importante farle esattamente in quel modo, collegando ogni esercizio in modo logico a quello che permetterà di affrontare successivamente. Ti fa capire dove stai andando, e perché. Poi quando ti sprona a fare qualcosa è anche molto decisa: ma riesce sempre a rimanere tranquilla, non ti mette pressione e se non ti riesce qualcosa la prima volta non c’è problema, perché si riprova subito”.

Come sono i suoi cavalli?

“I suoi cavalli sono facili, tutti molto leggeri e piacevoli da montare e molto addestrati, molto domati come si dice qui. E’ molto amata non solo da noi alunni, ma anche dagli altri professori perché cura molto i suoi cavalli anche  di persona. Passa tanto tempo non solo a montarli ma anche ad accudirli in scuderia: fa le criniere, intreccia le code, cura in modo meticolosissimo ogni aspetto del loro governo di tutti i giorni, dal mettergli il grasso sotto i piedi in poi: si vede che vuole veramente bene ai suoi cavalli”.

Una caratteristica che secondo te le deriva dall’essere donna?

“La sua attenzione e precisione: in fondo è un po’ tipico di noi amazzoni volere sempre che tutto sia perfetto. Poi parla tantissimo ai suoi cavalli: e questo secondo me li aiuta, la voce li incita o li tranquillizza a seconda dei casi”.

Un momento delle premiazioni al CDI 3* “50 Anni Real Escuela”, foto dalla loro pagina Facebook
Ma torniamo ai festeggiamenti dei 50 anni della Real Escuela e ai loro preparativi: un momento che ricorderai in modo particolare?

“Il trasferimento di tutti i nostri cavalli, che sono esattamente 93, alle scuderie del deposito stalloni per lasciare i box liberi ai cavalli dei concorrenti sono venuti in gara al CDI3*: che non è lontanissimo, quindi li abbiamo portati a mano. Tutti e 93 insieme, in fila uno dopo l’altro: qualcuno ne portava anche due alla volta, se erano particolarmente tranquilli. E’ stato bellissimo: tutti questi cavalli magnifici, frementi, che passavano al centro della città e in tantissimi che erano lì apposta per guardarli, per vederci passare. Non me lo dimenticherò mai, è stato davvero emozionante”.

Chissà cosa ci racconterà Bianca la prossima volta.

A proposito: se avete qualche curiosità particolare sulla Real Escuela scriveteci, noi gireremo a al nostro ‘gancio’ le vostre domande.