Pensare che Milo Luxardo non ci sia fisicamente più non è solo doloroso, ma anche destabilizzante. E’ un fatto che altera un equilibrio generale, cosa di cui probabilmente ci si rende conto in tutta evidenza adesso che è arrivata questa tremenda notizia: la notizia della sua scomparsa avvenuta questa notte.
Milo Luxardo (79 anni) era profondamente inserito nel panorama generale del nostro sport senza alcuna discriminante dovuta alla disciplina sportiva, al tipo di cavalli, alle attività: lui prima ancora che veterinario (bravissimo veterinario) era uomo di cavalli e di sport. Punto. E lo era a maggior ragione nel momento in cui, unendosi in matrimonio e per la vita con Francesca Moyersoen, è entrato a far parte del grande clan Moyersoen, capeggiato dal barone Albert, il padre non solo di Francesca e del campione azzurro Filippo, ma anche di Joseph e Jean Marie.
Una grande famiglia votata al rapporto con i cavalli a trecentosessanta gradi nella quale si è perfettamente inserito Milo, con la sua competenza, la sua curiosità, la sua apertura mentale e grande professionalità. Ma anche con la sua discrezione, eleganza e purissima signorilità, caratteristiche che lo hanno fatto amare da chiunque gli sia stato vicino, familiari, amici o clienti che fossero.
Nella sua carriera professionale Milo Luxardo ha vissuto grandi manifestazioni agonistiche nel ruolo di veterinario della Fei, come pure semplici rapporti personali con amazzoni, cavalieri, allevatori che si rivolgevano a lui certi di non poter trovare medico migliore. Ha scritto e pubblicato libri, ha tenuto conferenze e incontri ogni qualvolta si richiedessero la sua competenza e disponibilità, dimostrando prima di tutto passione.
Passione: il motore che ha mosso tutta la vita di Milo. Il quale non era solo il professionista che si è detto: era e per sempre sarà soprattutto un amico di tutti noi che viviamo dentro questo mondo.