Una delegazione di Bardi ricevuta dal Principe Alberto di Monaco per la consegna di una puledra Bardigiana donata alla Casa Grimaldi: un gesto che celebra gli antichi legami tra il territorio appenninico e la dinastia monegasca.
Domenica scorsa, il 19 ottobre, la delegazione partita da Bardi è stata cordialmente ricevuta dal Principe di Monaco S.A. Alberto Grimaldi e dalla sorella, Principessa Carolina presso la loro residenza nel castello del Domaine de Marchais, in Alta Francia, dipartimento Aisne.
Presente anche l’Ambasciatrice del Principato di Monaco in Italia Anne Eastwood.
Il motivo dell’evento è stato il dono al Principe Ereditario Jacques ed alla piccola Principessa Gabriella, figli del sovrano di Monaco, in occasione del loro 11° compleanno.
Nell’ambito delle celebrazioni per il 50° anniversario della Mostra Nazionale del Cavallo Bardigiano, svoltesi durante l’estate 2025 a Bardi, il Centro Studi Valceno ha collaborato con Comune di Bardi e ANAREAI pubblicando e presentando il volume: “L’inizio dell’allevamento dei cavalli dei Landi” estratto dal saggio del professor Riccardo De Rosa, uno dei massimi esperti di storia Landi-Grimaldi in Italia, “Il cavallo Bardigiano tra antico e moderno”.
E proprio il Centro Studi Valceno ha voluto offrire, a proprie spese, in dono a casa Grimaldi una giovane puledra di razza per rafforzare ulteriormente i legami storici e culturali tra il nobile Casato Grimaldi e le terre d’Appennino dello Stato Landi, che vedevano Bardi come punto di riferimento molto importante.
La delegazione che si è recata in Francia per la cerimonia di consegna era composta dal Presidente del Centro Studi Andrea Pontremoli, dal Direttore Giuseppe Conti, dalla sindaca di Bardi Valentina Pontremoli nella sua veste di segretaria dei Siti Storici Grimaldi ed Ambasciatrice del Turismo per il Principato Monegasco, dalla Consigliera Comunale Katia Ongeri delegata all’agricoltura e al cavallo Bardigiano, dal Direttore dell’ANAREAI Matteo Vasini e dall’allevatore, già proprietario della puledra di nome Eclisse, Thomas Brugnoli.
La cerimonia si è svolta presso le scuderie della tenuta di Marchais, dove i rappresentanti della delegazione bardigiana hanno spiegato, sia dal punto di vista storico che da quello tecnico-morfologico, le motivazioni di questo dono e sia il Principe Alberto che la sorella Principessa Carolina, hanno ringraziato ed apprezzato con molta cordialità.
L’incontro è terminato con un rinfresco nel grand salon del loro cinquecentesco castello.
Il 12 maggio 1615 nel Salone dei Principi del castello di Bardi, salone che ha avuto l’onore di ricevere S.A. Alberto Grimaldi il 15 maggio 2018, il Principe Federico Landi, zio di Onorato Grimaldi, sottoscrive una scrittura privata con il cavaliere cremonese Costanzo Cremosini per la “introduzione nei nostri stati di un allevamento di cavalli che si usa qui”: questi erano gli anni in cui Onorato Grimaldi, figlio di Maria Landi, era protetto dagli zii proprio all’interno della Fortezza di Bardi.
Le lettere che il maggiordomo Trombetti scriveva al Principe a Monaco, testimoniano come il piccolo Grimaldi fosse appassionato di cavalli e come desiderasse dallo zio un “suo cavallo”, che lo stesso gli aveva promesso.
Quindi, attraverso l’analisi della documentazione archivistica, anche di tipo pittorico, si può affermare che lo stesso Onorato da piccolo abbia avuto modo di cavalcare un cavallo Bardigiano.
A riguardo, proprio un ritratto conservato nel Principato di Monaco di un pronipote di Federico Landi a cavallo, il piccolo Ercole Grimaldi, figlio di Onorato II Signore di Monaco, ci mostra il giovane cavaliere in sella ad un cavallo baio oscuro che per le caratteristiche di conformazione e le sue misure in proporzione, risulta del tipo morfologico del cavallo Bardigiano.

Ercole Grimaldi (1623-1651) in un ritratto degli anni 1620–1630, Palazzo dei Principi di Monaco
Sono questi i motivi che hanno spinto il Centro Studi, il Comune di Bardi e l’ANAREAI a proporre con entusiasmo il dono ai Principi Monegaschi, nella viva speranza che tale gesto, anche attraverso il collegamento con i Siti Storici Grimaldi, possa rappresentare un’ulteriore valorizzazione per il territorio, le sue culture e tradizioni, ed ovviamente per il cavallo di razza Bardigiana.
Centro Studi Valceno, Comune di Bardi, ANAREAI