’Siamo a Cavallo’, i nonni delle Rsa si trasferiscono in scuderia

Da La Nazione, Sarteano: Ex Onpi e ’Piero Bargagli’ offrono l’ippoterapia ai loro nonni-ospiti grazie a Casanova dei Fucoli Equitazione Naturale

Nonni, 'Siamo a Cavallo'!
Siena, 25 settembre 2022 – Da ‘La Nazione’, cronaca di Siena rubiamo un articolo che ci piace molto, a firma di Luca Stefanucci.

Un bellissimo progetto che profuma di amore e bellezza.

Si chiama ’Siamo a Cavallo’ ed è rivolto agli ospiti della Rsa Comunale ’Ex Onpi’ di Sarteano e dell’altra struttura che si trova sempre nel territorio, la Casa di Riposo Misericordia Rsa ’Piero Bargagli’.

Si tratta di un momento di incontro fra gli ospiti delle Rsa e i cavalli di Casanova dei Fucoli Equitazione Naturale, realtà di Chianciano Terme dove si pratica equitazione naturale, un’area perfetta ed ampia per i cavalli che vivono liberi in diversi branchi, senza morse, ferri, box e stalle.

Non è dunque un maneggio classico e tra i 37 cavalli presenti molti sono stati salvati da situazioni difficili.

Grazie a questa associazione il loro destino, per fortuna, ha imboccato una strada diversa.

Il prezioso punto di congiunzione del progetto si trova nella volontà e nell’entusiasmo di Livia Maria Lazzari, coordinatrice della Rsa comunale, grande appassionata di cavalli e che per la Casanova dei Fucoli segue le attività sociali.

E proprio Lazzari ci racconta quella che è stata la prima uscita degli ospiti delle Rsa dopo il lungo periodo del Covid.

“Già lo avevamo fatto prima della pandemia, si tratta di un progetto unico in Italia. Non è semplice organizzare uno spostamento per una uscita di gruppo e nemmeno trovare un posto adeguato. Questo ambiente invece è perfetto, vedere le persone sempre chiuse nelle strutture non è piacevole e io non vedevo infatti l’ora di tornare a fare questa esperienza con loro”.

Gli ospiti delle Rsa sono in sicurezza, chi lo desidera può prendersi cura dell’animale, ad esempio spazzolandolo, come dei veri e propri cavalieri.

Sembra difficile spiegarlo ma nasce un feeling bellissimo.

“Molte di queste persone – continua Lazzari – vengono riportate indietro nel tempo perché hanno vissuto la vita contadina, qualcuno aveva pure i cavalli. Quando si prendono cura dell’animale accade qualcosa di speciale perché nella vita sono altri che si prendono cura di loro. Vedo dei volti illuminarsi, chi ha difficoltà con il linguaggio riesce a comunicare, si sentono importanti agli occhi degli altri. E poi possono raccontare questa esperienza, una persona che l’aveva già fatta tre anni fa se la ricordava e voleva ripeterla. Non è scontato”.

A Casanova dei Fucoli i gruppi in arrivo sono di cinque persone a volta, la Misericordia ha messo a disposizione i mezzi di trasporto, per adesso sono stati fatti due incontri e ne sono previsti altri otto.

Un progetto che ha attirato l’attenzione anche del mondo artistico: è in cantiere infatti un documentario sul rapporto tra le persone e il cavallo.

Luca Stefanucci