Carrozzelle per turisti, cosa fanno gli altri? in Canada: occhio al termometro

Mentre continua la querelle romana sulle botticelle gettiamo uno sguardo oltre i confini nazionali: come si comportano gli altri? cominciamo dal Canada

Montreal, 12 giugno 2017 – A Roma continua la discussione: botticelle sì, botticelle no? e si avanzano proposte: l’ultima memoria approvata dalla Giunta capitolina prevede che i cavalli con relativo attacco possano muoversi solo all’interno dei parchi pubblici, mentre nelle altre zone della Capitale dovrebbero essere sostituiti dalle cosiddette biocarrozze elettriche con la possibilità, per chi dei conduttori volesse abbandonare il servizio, di trasformare la propria autorizzazione in una licenza taxi.

Ma all’estero come fanno? perché la situazione di Roma non è per nulla eccezionale.

Le stesse discussioni si trascinano da anni anche a New York e Montreal, con le identiche pressioni su ogni sindaco che si ritrova a dover gestire la patata bollente del tema equi-trasporto turisti ma che, in nessuno dei due casi citati, è ancora riuscito a mantenere le sue promesse elettorali (evidentemente, promettere di togliere i cavalli dalle strade delle capitali è un tema che va forte tra i candidati sindaci delle stesse).

In Canada, ad esempio, esattamente un anno fa si dava ormai per certo il ritiro di tutte le licenze e la macellazione di molti cavalli (ve ne avevamo parlato qui): ma le cose devono essere andate diversamente, visto che è di 5 giorni fa la notizia che il servizio dei cavalli da carrozza nella città canadese verrà interrotto ogni volta che verranno superati i 28°C, anzichè i 30°C come era stato fino ad ora.

In breve, il regolamento del servizio di calessi per turisti di Montreal:

– Ogni stazione di posta nella parte vecchia di Montreal, quella coperta dal servizio, deve avere un display che mostri la temperatura ambientale

– I cavalli devono prestare servizio meno di nove ore al giorno

– Devono avere 10 minuti di pausa tra una passeggiata e l’altra

– Due volte all’anno devono sottostare ad una visita veterinaria che ne certifichi il buono stato di salute

– Il cavallo deve essere identificabile tramite microchip 

– Il permesso del conducente viene revocato dopo due sospensioni di 12 mesi

Piccola notazione: come faccia una botticella elettrica ad essere più bio di un cavallo, proprio non riusciamo a capirlo.