Modena: una giornata all’attacco per i ragazzi della Meraki Asd

Una giornata all’insegna della scoperta del mondo delle redini lunghe per i ragazzi della Meraki Asd con Giuseppe Angiulli e Carlo Misasi: perché in carrozza siamo tutti uguali

Modena, 6 maggio 2019 – Un attacco tira l’altro: in sintesi è quanto successo grazie al viaggio in carrozza Paradriving 2018, quello che lo scorso autunno  aveva portato in un viaggio d’altri tempi ragazzi disabili e volontari di appoggio da Modena a Fieracavalli Verona e ha acceso la passione per le redini lunghe in Rosalba Governatori, presidente dell’associazione sportiva dilettantistica Meraki che da anni opera nel settore della riabilitazione equestre e nella pet therapy con Ha.p.p.i. (Handicap Pet Percorsi Innovativi).

Per farla breve, giovedì 25 aprile presso la sede dell’associazione Meraki ASD, che si trova all’interno delle scuderie dell’ippodromo della Ghirlandina di Modena gli atleti dell’associazione si sono trovati a condividere una nuova esperienza  coordinati dai tecnici di attacchi Giuseppe Angiulli e Carlo Misasi, che hanno così permesso ai loro allievi di prendere in mano, per la prima volta, le redini lunghe.

Come ha ben scritto Giuseppe Angiulli: «Quattro giornate a contatto coi ragazzi, i cavalli e un tempo dilatato e antico hanno portato Rosalba a riflettere sull’importanza di questa meravigliosa disciplina ai fini dell’integrazione e della condivisione. In carrozza tutte le differenze si livellano, non esistono differenze fisiche che vengono vissute come blocchi o impossibilità, e a livello umano e culturale è un arricchimento profondo per ogni cavaliere.  Lo stage di in una giornata ha visto 20 atleti neofiti, di età comprese tra gli 11 e i 60 anni, avvicinarsi alla disciplina degli attacchi seguendo una prima fase teorica e quindi provando a guidare in prima persona, sotto il vigile controllo dei tecnici. La giornata si è svolta tra l’entusiasmo generale, la disciplina, infatti, è relativamente nuova per il circolo ma è stata accolta con curiosità e motivazione da parte degli atleti. Tra le molte domande fatte ai tecnici, sono spiccate le curiosità relative a questo sport così affascinante e lontano dai nostri ritmi. Il cavallo da attacchi, i finimenti e gli equipaggi hanno acceso la curiosità anche in chi già conosce il cavallo da sella per uso più o meno sportivo, quello delle redini lunghe è un mondo così diverso e complesso che non si  può fare altro che affacciarvisi, curiosi. Carrozze sportive o da rappresentanza, signorili o da servizio  che ancora oggi ritroviamo suddivise in attacchi sportivi o di tradizione. Ad ogni carrozza corrispondono un equipaggio e finimenti particolari, così come è  differente l’abbigliamento: ma sono sempre d’obbligo i guanti e un copricapo.  Status symbol e utilità ma anche divertimento e sport, così nel tempo gli attacchi si sono trasformati fino quasi a perdersi con l’arrivo della meccanica per poi tornare protagonisti assoluti di questo sport meraviglioso che vede differenti discipline: il dressage, il derby, la gimcana e la maratona, sugli attacchi sportivi e la prova di presentazione per gli attacchi di tradizione. I cavalli utilizzati sono quelli della scuola, che ha ampliato l’offerta delle proprie discipline con un settore ad hoc».

Grazie quindi a Silver, Bardigiano di 12 anni; U’Pepe, TPR di 13 anni; Jay Jewel Mega Quarter Horse di 13 anni e Baba, Ungherese di 11 anni.