Uno Stagecoach e i suoi cinque cavalli, due bai al timone e tre grigi di volata sulla discesa del San Gottardo – che su queste strade, una ‘mano di aiuto’ in più alle due pariglie è di prammatica.
La fotografia di copertina è di tre giorni fa, l’equipaggio sta scendendo dalla vecchia strada del Tremola che porta al San Gottardo nel momento preciso in cui il traffico è congestionato nella valle di fronte all’omonimo tunnel, in Svizzera.
Ma lì in alto, sopra al tunnel la coda non c’è, e il Postale (che copre regolarmente la tratta a scopo turistico anche ai nostri dì) incrocia uno sportivissimo coupé che di cavalli, sotto al cofano, ne avrà più di 300.
Pare di rivivere una scena immortalata da Rudolf Koller sullo stesso percorso nel 1874: il mitico Postale del San Gottardo che scende a valle, impetuosamente, facendosi largo tra vacche alpine piuttosto sorprese.
Abbiamo però il sospetto che normalmente anche nel XIX preferissero affrontare la discesa a un passo molto più controllato: probabilmente qui si tratta di una licenza poetica/pittorica.

La strada della Tremola è stata realizzata tra il 1827 e il 1830 sul versante meridionale del Passo del San Gottardo: con una serie di serpentine davvero impressionanti copre 1000 metri di dislivello, tra la sommità del passo e il paese di Airolo.
Prima di quella data la tecnologia costruttiva carrozziera non permetteva a legni così grandi (il Postale porta 8 persone) di affrontare strade così ripide e lunghe.
Perché sempre i cavalli grigi di volata?
Si preferiva, quando possibile, attaccare cavalli grigi davanti agli altri perché più visibili in condizioni di luce poco favorevoli: tamponamenti e accidenti vari esistevano bnen prima dell’arrivo del motore a scoppio.

Veduta aerea del tratto di strada in questione, da Wiki Commons