Pratoni: il mondo del completo e il completo mondiale

Storia e grande attualità della più appassionante tra le discipline equestri. Il completo e la sua casa – i Pratoni – pronti per l’appuntamento mondiale

Nella foto: la Gran Bretagna campione del mondo in carica. Da sinistra, Major Richard Waygood, Piggy French, Gemma Tattersall, Ros Canter, Tom McEwen - © FEI/Christophe Tanière

Bologna, 10 settembre 2022 – Un totale di 90 binomi di 27 nazioni sono pronti a conquistare un posto nel libro dei record in occasione della 15ª edizione dei Campionati mondiali di concorso completo, che avranno inizio giovedì 15 settembre nello storico impianto dei Pratoni del Vivaro (CLICCA QUI PER LA MASTER LIST)

Nel 1960, quando venne disputata ai Pratoni la gara di completo dei giochi olimpici di Roma, fu un gruppo di coraggiosi australiani, guidati da un versatile uomo di cavalli come Laurie Morgan, a fare la storia della specialità portando i loro cavalli in giro per il mondo e conquistando la supremazia in questa disciplina che era tradizionale appannaggio degli europei.

Nel 1995 la Gran Bretagna e l’irlandese Lucy Thompson hanno trionfato negli Europei disputatisi ai Pratoni. Nel 1998, in occasione della terza edizione dei World Equestrian Games tenutisi a Roma, la Nuova Zelanda ha monopolizzato il podio con i leggendari Blyth Tait e Mark Todd. E nel 2007, ancora ai Pratoni, il francese Nicolas Touzaint, che sarà in gara anche in questi Mondiali, e la Gran Bretagna, guidata da Mary King, hanno conquistato la medaglia d’oro degli Europei.

La Gran Bretagna e la Germania hanno dominato le ultime quattro edizioni dei Mondiali, ma la lista delle iscrizioni definitive per il 2022, ufficializzata questa settimana è particolarmente ricca di cavalieri e amazzoni affascinanti e competitivi. E molte altre nazioni, comprese le stelle nascenti Giappone e Svizzera, e le medagliate olimpiche Australia e Francia, rispettivamente argento e bronzo a Tokyo, hanno concrete aspirazioni di podio.

La Gran Bretagna, campione mondiale uscente a squadre, si presenta con un quintetto composto interamente da binomi protagonisti dei CCI5*: tra loro ci sono Laura Collett, vincitrice a Badminton con London 52, e Rosalind Canter, campionessa uscente individuale, con Lordships Gruffalo, suo nuovo cavallo di punta.

Tra i cinque selezionati ci sono anche Oliver Townend, attuale numero 1 del ranking FEI, con lo splendido castrone grigio Ballaghmor Class, Tom McEwen, con Toledo de Kerser, componente della squadra oro nel 2018, e Yasmin Ingham, a maggio seconda in Kentucky con Banzai de Loir che nell’occasione debutterà nella squadra senior.

Il team della Germania sarà un mix di esperienza e novità, con i campioni iridati 2010 e 2014 Michael Jung, su FischerChipmunk FRH, e Sandra Auffarth, su Viamant du Matz, e la campionessa olimpica in carica Julia Krajewski, su Amande de B’Neville, affiancati da un paio di debuttanti ai Mondiali, Christoph Wahler e la 22enne Alina Dibowski, figlia del plurimedagliato Andreas.

Altri cavalieri con risultati che hanno fatto la storia di questa specialità sono l’australiano Andrew Hoy, la cui prima partecipazione iridata risale al 1978, l’irlandese Sam Watson, il cui padre John vinse l’argento individuale nel 1978, e la neozelandese Amanda Pottinger, la cui madre Tinks sfiorò il titolo nel 1985 a Gawler. Naturalmente sarà grande l’attesa per i rappresentanti dell’Italia, Paese ospitante.

 

La competizione delle bandiere

Sedici nazioni saranno in gara a squadre, con almeno tre partecipanti: Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Giappone, Nuova Zelanda, Spagna, Svizzera, Svezia e Stati Uniti.

Undici invece quelle impegnate a titolo individuale: Cina, Repubblica Ceca, Danimarca, Ecuador, Ungheria, India, Lituania, Messico, Olanda, Polonia e Thailandia.

 

I podcast del completo

Per un’offerta a 360° gradi, Pratoni2022 si presenta anche attraverso una accattivante serie di podcast. Interviste, approfondimenti, curiosità… Tutto semplicemente da ascoltare grazie all’iniziativa di Equirating.

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Fonte: comunicato stampa