Il doloroso addio a Joao Chuva

Il cavaliere portoghese ci ha lasciato questa notte a causa della solita malattia incurabile… Eccellente in sella ma più ancora come persona: a lungo protagonista in Italia in alcune importanti scuderie

Joao Chuva (ph. FEI)

Bologna, domenica 17 gennaio 2021 – Una terribile notizia colpisce il mondo del salto ostacoli: questa notte ci ha lasciato Joao Chuva al termine di un lungo periodo di grande sofferenza a causa di un tumore che nel corso dell’ultimo anno lo aveva davvero martoriato. Portoghese, nato il 19 novembre del 1963, Joao era molto ‘italiano’ per aver lavorato e montato a lungo nel nostro Paese, come cavaliere e anche come istruttore. Dopo il suo lungo periodo trascorso in Italia – nella scuderia San Michele di Giampaolo Rolli e quindi in quella di Vittorio Orlandi – Joao era ritornato in Portogallo, proseguendo una carriera agonistica che lo ha visto attivamente in campo fino alla prima parte del 2020. Campione del Portogallo nel 2001, più volte componente la squadra portoghese di Coppa delle Nazioni, schierato nel quartetto titolare che nel 2017 ha preso parte al Campionato d’Europa di Goteborg, Joao Chuva è stato davvero un grande protagonista della scena portoghese. Ma più che i suoi meriti come cavaliere, quello che sarà impossibile dimenticare è il suo valore di uomo: la gentilezza, la bontà d’animo, la cortesia, sono tutte qualità che lo hanno caratterizzato tanto da renderlo persona alla quale sarebbe stato impossibile non voler bene. Joao era un nostro amico, amico dell’Italia, amico di tante persone che con lui hanno avuto rapporti sia di lavoro sia personali durante il suo periodo italiano e che poi sono stati mantenuti negli anni nonostante la sua lontananza dal nostro Paese. Addio Joao, bravo cavaliere ma soprattutto bellissima persona.