La parola a Ludger Beerbaum

Il campione tedesco ha diffuso un comunicato a seguito della pubblicazione del reportage della rete tedesca RTL Extra in cui lo si accusa di pratiche violente nel lavoro con i cavalli

Ludger Beerbaum (ph. UM)

Bologna, mercoledì 12 gennaio 2022Parla Ludger Beerbaum. Il campione tedesco ha diffuso oggi il seguente comunicato dopo quanto messo in onda ieri da parte della rete tedesca RTL Extra. Eccolo nella sua forma integrale.

Il reportage di RTL Extra è evidentemente falso, diffamatorio e lesivo dell’onore in numerosi punti. Naturalmente intraprenderemo le dovute azioni legali. E’ inaccettabile che sia stato segretamente realizzato nella mia proprietà privata.

A proposito delle accuse rivolte al sottoscritto e al mio team: il benessere dei cavalli è la principale priorità per me e per la mia squadra. Solo un cavallo trattato appropriatamente, gestito, curato, lavorato e allenato professionalmente può produrre prestazioni sportive. I cavalli sono il nostro capitale del quale ci prendiamo cura giorno dopo giorno.

Le scene in campo ostacoli mostrate dal filmato non hanno nulla a che vedere con la pratica illegale dello sbarrare. Si tratta piuttosto dell’applicazione del metodo permesso del ‘touching’ da parte di persone esperte. Lo strumento che si vede nel video è conforme ai criteri stabiliti dalla Federazione Equestre Tedesca per l’utilizzo di tale metodo: non più lungo di tre metri, non più pesante di due chilogrammi.

Gestisco la mia scuderia come uno spazio aperto, in cui gruppi di visitatori giungono ogni giorno, in cui i clienti prendono il cibo per i loro cavalli, e in cui sono i benvenuti anche eventuali apprendisti. Qui si monta a cavallo e ci si allena quotidianamente in spazi aperti e pienamente visibili: nulla di nascosto o di non autorizzato è permesso.

Il fatto che due anni di ‘ricerche’ abbiano rivelato solo quattro scene in cui si utilizza il ‘touching’ dimostra chiaramente che perfino tale metodo pur permesso si applica molto raramente e non fa parte del sistema di lavoro quotidiano.

Le barriere ‘poligonali’ trovate nel deposito da parte dell’apprendista sono pali di legno utilizzati esclusivamente per la costruzione e la riparazione dei recinti dei paddock. Ben visibili nel filmato sono gli isolatori attaccati ai pali per collegarvi il materiale di recinzione. Che questi pali di legno siano stati utilizzati per sbarrare i cavalli è falso.

La stessa cosa dicasi per le barriere dalla superficie irregolare che sono state trovate in soffitta: tutto quello che posso dire a tal proposito è che sono lì da anni e anni. Fanno parte dell’acquisto di un gruppo di ostacoli da cui sono state scartate e quindi non più utilizzate. E non sono utilizzate nemmeno per il lavoro quotidiano: come una di esse sia capitata improvvisamente in mezzo alle barriere di uso comune, lo posso solo immaginare…Per me è ovvio che una di quelle barriere è stata messa lì appositamente per riprenderla nel video. Faremo le dovute indagini al proposito.

Infine, sottolineo: la squalifica dalla mia medaglia d’oro olimpica nel 2004 non è dovuta a doping, bensì all’utilizzo di farmaci curativi all’epoca non permessi.

Inoltre: la parte dell’area di lavoro cui si fa riferimento come “Styrofoam plate” è una piattaforma regolarmente utilizzata in salto ostacoli nel lavoro quotidiano. Il fatto che venga mostrata è un’altra dimostrazione del fatto che il reportage sia realizzato senza la sufficiente competenza.