Michol Del Signore: Theo ha trovato la sua cavalla

L’amazzone azzurra è la persona che ha reso possibile l’acquisto di un cavallo prima da parte di Zlatan Ibrahimovic e più di recente di Hernandez, entrambi campioni del Milan

Da sinistra: Beauty Star, Michol Del Signore, Theo Hernandez

Bologna, martedì 5 gennaio 2021 – Uno è nato nel 1997, francese di lontane origini spagnole, gioca da difensore ma sventra le difese avversarie con una velocità e una potenza fisica devastanti. L’altro è nato nel 1981, svedese di origini slave, gioca da attaccante ma è già un allenatore in campo. Tra Theo Hernandez e Zlatan Ibrahimovic le differenze non potrebbero essere più significative, eppure i due campioni hanno due punti in comune assolutamente identici, anzi tre calcolando l’essere entrambi per l’appunto calciatori campioni: il primo punto è giocare nel Milan, il secondo essere proprietari di un cavallo sportivo da salto ostacoli. Proprio così: cavalli.

E parlando di cavalli arriviamo a quello che in effetti è un altro elemento in comune tra i due fuoriclasse del Milan, la persona che ha reso possibili le operazioni di acquisto dei due cavalli: Michol Del Signore, l’amazzone azzurra che dopo una lunga esperienza all’estero è rientrata in Italia nel 2018 nella sua scuderia di Olgiate Olona, in provincia di Varese.

«Grande Dieni, la cavalla comprata da Zlatan, non era mia: apparteneva ad altre persone e abbiamo deciso di acquistarla in comproprietà perché ci credevamo molto. Allora aveva 6 anni, adesso ne ha 9, lo scorso agosto montata da Paolo Zuvadelli ha ottenuto il 2° posto nel Gran Premio del Talent Show Jumping a Cervia».

Mentre invece il cavallo acquistato da Theo Hernandez?

«Anche questa è una cavalla. Era mia, si chiama Beauty Star PH Z, nata nel 2014 da Big Star x Mr. Blue, l’ho acquistata ai suoi 2 anni vedendola saltare in libertà, saltava molto bene… Io l’ho montata nella stagione dei 5 anni, in quella dei 6 siamo andati con calma perché fisicamente non era ancora pronta, e adesso inizieremo la stagione dei suoi 7 anni con tranquillità e senza esagerare nei primi sei mesi, ma penso che per la fine di quest’anno potrà già affrontare gare di un certo livello».

E come è nato l’interesse da parte di Hernandez?

«Theo era già molto appassionato, anche se il settore del salto ostacoli lo conosceva poco: però sia lui sia sua mamma hanno sempre avuto la passione per il cavallo in sé. Beauty Star gli è subito piaciuta particolarmente, forse perché lei è un tipo molto simile a lui!».

Simile dal punto di vista del carattere o anche delle caratteristiche… fisiche e atletiche?

«Entrambe le cose direi… Sia Theo sia Beauty Star hanno una fortissima personalità, molto talento, sono giovani, non semplici dal punto di vista caratteriale, con un grande futuro davanti a loro. Diciamo che Theo ha davvero scelto la sua cavalla!».

Ma lui monta anche?

«No no, né lui né Zlatan. Probabilmente non potrebbero nemmeno farlo, credo, per una questione di sicurezza della loro integrità fisica».

Ma come sono nati questi rapporti e questi contatti con i calciatori del Milan?

«Mio padre e mio fratello operano nel settore immobiliare luxury e tra i tanti loro contatti ci sono anche la Juventus, l’Inter, il Milan… Mio fratello e Theo sono diventati buoni amici: poco prima delle vacanze di Natale stavano chiacchierando e Theo gli ha detto che gli sarebbe piaciuto realizzare qualcosa di concreto… così è nato l’interesse per Beauty Star. Theo abita a due passi dalla mia scuderia e dunque anche molto vicino a Milanello dove si allena la squadra, quindi spesso al termine degli allenamenti viene da me a guardare la sua cavalla che lavora».

Beauty Star è di proprietà di Hernandez ma la monterà lei…

«Sì, esatto. Abbiamo un accordo in tal senso: l’obiettivo è far crescere e valorizzare la cavalla e poi vedere… È l’obiettivo principale della mia attività, del resto: puntare l’attenzione su due o tre soggetti per poterceli assicurare per qualche stagione, valorizzarli e poi proporli sul mercato con un valore diverso».

La sua scuderia è la base per tutto ciò.

«Sì, una quindicina di box li tengo per me e per la mia attività, cioè la crescita dei cavalli giovani, il loro allenamento, la loro valorizzazione e quindi la loro commercializzazione. Un’altra decina di box li ho affittati a Matias Alvaro, il quale dopo aver terminato il suo periodo di lavoro nella scuderia di Martin Fuchs ha deciso di mettersi in proprio. E poi altri dieci box più o meno li riservo a clienti che seguo regolarmente. Ho anche una piccola sezione di allevamento, con un buon numero di puledri che mi nascono ogni anno. Ma compero anche in giro cavalli giovani da far crescere e in seguito proporre… Ecco, insomma, questa è la mia attività».

Theo Hernandez è l’uomo del momento, nell’universo del pallone…

«Sì, sta andando davvero forte!».

Ma quando viene in scuderia da lei come vive il rapporto con la sua cavalla?

«Lui è una persona molto partecipe e soprattutto molto entusiasta. Nei limiti del tempo che gli rimane libero dalla sua attività sportiva segue da vicino e il più possibile il lavoro di Beauty Star. Poi le ho detto: lui e lei sono due atleti che si assomigliano moltissimo!».