Oro a Varsavia: la parola a Marco Porro

Il salto ostacoli italiano si impone a Varsavia e il tecnico Marco Porro ci racconta la sua ‘ricetta’ per il successo. «Abbiamo una squadra, dei binomi molto validi e sicuri delle loro capacità»

Il team italiano di Varsavia guidato da Marco Porro ©Eef Series Final Varsavia

Bologna, 25 luglio 2021 – La squadra azzurra, capitanata da Marco Porro, ha conquistato oggi la medaglia d’oro alla finale del circuito EEF di Varsavia.

Sono scesi in campo, portando in alto il tricolore, Piergiorgio Bucci (Cochello), Giulia Martinengo Marquet (Calle Deluxe), Francesca Ciriesi (Cape Coral) e Antonio Alfonso (Donanso). I quali hanno mostrato a tutti e confermato ancora una volta quanto l’Italia stia compiendo un favoloso percorso di crescita equestre ad altissimo livello.

Ciascun binomio, ciascun cavallo, ciascun cavaliere sta diventando più forte e consapevole, settimana dopo settimana, portando lo splendore dell’equitazione italiana nel mondo.

Dopo il primo giro la squadra azzurra era ad un totale di 4 penalità, a parimerito con altre 5 nazioni.

Il secondo giro quindi è stato determinante. I primi tre percorsi netti hanno reso superflua la discesa in campo di Antonio Alfonso.

Tuttavia è stato necessario per gli azzurri disputare un barrage, trovandosi ancora a parimerito con la Repubblica Ceca.

D’accordo con il tecnico Marco Porro, il binomio selezionato è stato quello composto da Piergiorgio Bucci e Cochello, che, siglando un percorso netto in 34.63, hanno portato l’Italia sul gradino più alto del podio.

La ricetta del tecnico Marco Porro

La squadra di seconda divisione è stata in questi mesi guidata dal tecnico Marco Porro. Ecco le sue parole.

Complimenti davvero sentiti per questo risultato entusiasmante. Sarà certamente molto soddisfatto

«Certo, sono estremamente contento di questa medaglia, dei binomi e della loro crescita, ma non solo. Sono felice e orgoglioso dei ragazzi che fino a qui mi hanno seguito, percorrendo la strada che ci ha permesso di qualificarci a questa finale del circuito EEF. Ringrazio e mi complimento anche con coloro che erano a Budapest e ad Atene. Ora abbiamo una squadra, dei binomi molto validi e sicuri delle loro capacità con cui è possibile puntare a obiettivi importanti.

Siete dovuti andare in barrage e vi siete difesi strenuamente

«Sì, abbiamo scelto Piergiorgio Bucci e Cochello per questo compito, in quanto si tratta di un cavallo molto veloce e l’abbiamo ritenuto il più adatto per confermare l’Italia in prima posizione»

Come era composta la squadra?

«Il team di questa Coppa delle Nazioni era molto variegato. C’era un cavallo giovane, quello di Giulia Martinengo, da portare avanti e far crescere, accanto ad uno che ha debuttato oggi in Coppa delle Nazioni, Cochello. Ho poi voluto avere con noi Francesca Ciriesi, che si era comportata molto bene a Budapest. Lei e Cape Coral saranno un binomio molto importante per l’Italia il prossimo anno. Come quarto, ho scelto un binomio più consolidato che desse stabilità e fiducia alla squadra, Antonio Alfonso e Donanso».

Il primo posto di oggi è la conferma di come una figura forte, sicura e competente sia fondamentale per guidare una squadra, costruire un percorso di crescita ed ottenere risultati di valore come questa medaglia. L’Italia, i cavalieri italiani, oggi hanno dimostrato e confermato ancora una volta come il duro lavoro, l’impegno, la costanza, con l’aiuto di un ottimo tecnico, portino sempre i migliori frutti.