La prima domanda che è venuta in mente a molti dopo aver visto le immagini pubblicate da Fanpage (e che noi preferiamo non divulgare perché orribili e drammaticamente violente) è: perché?
Che cosa può aver mai fatto di male un cavallino, forse un pony, per meritare tanta violenza gratuita, ignoranza e cattiveria?
La notizia ci viene consegnata dalla cronaca. Ad Arzano, un’automobile ripresa dai telefonini di alcuni passanti, è stata vista circolare con due cavalli legati al lato destro. A un certo punto uno dei due cavalli è caduto ed è stato trascinato sull’asfalto per diversi metri. Dopo di che l’auto s’è fermata, ne è scesa una ‘persona’ (in macchina erano in due) che ha fatto rialzare l’animale ferito e terrorizzato, l’ha legato a un palo e se ne è andato. Con l’altro animale ancora a fianco della vettura.
In quei pochi frame del video, in cui Rocky, questo il nome del cavallo, viene trascinato sull’asfalto, abbiamo provato un pugno forte alla bocca dello stomaco: non riusciva a contrastare il traino forzato, le gambe si muovevano in aria, la testa cercava verso l’alto, il collo allungato in cerca della fuga. Si è percepito tutto il terrore, quello che va perfino altre il dolore, che stava provando. Ci ha dato sollievo solo vederlo legato al palo, seppur ferito. Almeno adesso la sua vita potrà cambiare. Si spera.
La macchina è stata identificata grazie ai video dei passanti. Così come il responsabile dell’inaudita violenza. Raggiunto dalla Polizia locale, ‘l’uomo’ e il suo complice non hanno saputo giustificare il gesto ripreso anche dai sistemi di videosorveglianza della zona.
Forse perché una giustificazione non esiste…
Ma torniamo a Rocky. Dopo la segnalazione, gli agenti della Polizia locale di Arzano (Napoli), coordinati dal colonnello Biagio Chiariello lo hanno soccorso. Rocky è stato subito preso in carico dall’Asl e posto sotto sequestro.
A seguito del riconoscimento dei due occupanti della vettura, la Polizia locale ha individuato anche il luogo dove era stato portato l’altro cavallo e ha potuto accertare che almeno lui stesse bene e non avesse riportato a sua volta ferite. Per entrambi gli ‘umani’ è scattata la denuncia alla Procura di Napoli Nord per maltrattamento e abbandono di animali.
La giustizia, sempre oberata e in affanno, si spera vivamente faccia il suo corso. Se possibile duramente.
Ma il tema rimane: perché? Perché tanta violenza? Perché tanta cattiveria nei confronti di un cavallo? Da cosa nasce una crudeltà così? E cosa nasconde?
Non c’è dubbio, attraversiamo un profondo stato di disagio e degrado e il comportamento violento ricorrente verso ‘il fragile’ è un bruttissimo segnale. Che si tratti di bambini, donne, anziani, animali… Chi è violento non fa differenza. E forse sarà utile tenerlo a mente se dovesse venire la tentazione di pensare che “… in fondo è solo un animale”.