Salerno, il cavallo annegato e un sentire diverso

Un cavallo annegato, una fotografia con un dettaglio che ci fa pensare: siamo degli inguaribili sentimentali? Forse.

Salerno, 22 novembre 2022 – Lo hanno trovato sulla spiaggia di Capaccio Paestum, dopo una mareggiata.

Era un cavallino pezzato, forse un puledro, a giudicare dalle foto tenuto bene prima di morire annegato: i piedi sono belli, il mantello è corto, magari era bello lucido quando splendeva il sole.

Chissà, magari è scappato dal suo paddock durante il maltempo dei giorni scorsi, in qualche modo è stato trascinato in mare e poi le onde ne hanno riportato a riva solo il corpo, e il resto non c’è più.

A ritrovarlo in località Laura sono stati gli uomini del Nucleo Operativo Ente Tutela Animali Ambiente, agli ordini del vice coordinatore provinciale Rosario Di Crisci.

Stavano facendo un normale controllo del territorio e lo hanno trovato lì, tra la spiaggia e l’ultimo strascico delle onde che vanno e vengono.

Le gambe stecchite, la pancia che sembra scoppiare – la morte è sempre brutta, non c’è niente da fare.

Così brutta che chi ha pubblicato le fotografie ha sentito il bisogno di proteggere, in qualche modo, il pudore di quel povero cavallo e ne ha oscurato gli occhi.

Come si fa con un minore, come si farebbe se invece del corpo di un cavallo fosse quello di una persona.

Ecco, in tutta questa piccola infinita storia triste – chissà i suoi proprietari dove sono, se lo stanno ancora cercando – questo dettaglio è quello che più ci ha colpiti.

Coprirgli gli occhi per non lasciare le finestre della sua anima in pasto a tutti, chiuderglieli prima dell’ultimo viaggio.

Una cosa che ti fa immaginare lì stiano sentendo di essere più vicini a un cadavere che a una carcassa.

Chissà se aveva il microchip, chissà se troveranno chi lo ha perduto.

Però questa fotografia ci ha commosso, e anche l’agente lì di fianco sembra che lo stia vegliando.

Qui la fonte della notizia, da FanPage,  e qui una simile di qualche tempo fa dall’Irlanda.