Attonna, in dialetto siciliano, significa di nuovo… E il tema delle corse clandestine sembra fatto apposta per legarsi a questo sicilianismo.
L’Organizzazione Internazionale Protezione Animali, sezione provinciale di Ragusa è intervenuta nei giorni scorsi per denunciare l’ennesima corsa clandestina che si è svolta settimana scorsa sulle strade di Acate.
La zona, spesso individuata anche con l’appellativo di fascia trasformata, tra serre e strade isolate, si è resa scenario già in passato di eventi criminali di questo genere.
Tempo fa (… attonna…) ci fu la morte di un ragazzo investito durante la sua passeggiata quotidiana su un calesse alle porte di Acate. Poi la crudele fine di un pony trascinato durante una corsa e i legami con la criminalità organizzata, che avevano portato alla sospensione del Palio cittadino da parte dell’allora Questore di Ragusa.
Insomma, una zona ‘calda’ oltre che per la geolocalizzazione anche per il grande capitolo del benessere animale e più in generale della criminalità che spesso gestisce questi abomini, sulla quale OIPA ha ritenuto fosse il momento di puntare energicamente il dito rivolgendosi alle autorità.
Il fatto scatenante è stato, dicevamo, l’ennesima corsa clandestina, organizzata in un luogo abbastanza prossimo alla caserma dei Carabinieri, a ribadire il concetto di totale indifferenza risetto alle forze dell’ordine.
Alla corsa, documentata da diversi video poi condivisi come prassi sui social, hanno assistito molte persone. Tra le quali anche minorenni.
L’OIPA ha denunciato l’accaduto, inviando una lettera al Prefetto, al Questore e al Comandante dei Carabinieri di Ragusa per chiedere un’azione rapida e decisa contro una piaga che resta profondamente radicata sul territorio, un fenomeno ormai riconosciuto che quindi deve essere prevenuto.
La lettera-denuncia
“Siamo molto preoccupati, questo fenomeno illegale ed estremamente pericoloso – sia per le persone che per gli animali coinvolti – non accenna a fermarsi. Anzi, notiamo un coinvolgimento sempre più frequente e allarmante di giovani e giovanissimi. Purtroppo i controlli rimangono sporadici e insufficienti, a fronte di un fenomeno che si manifesta in pieno giorno, con modalità plateali e ormai ben note. Chiediamo alle istituzioni un intervento immediato, concreto e costante a tutela della legalità“.
Nella lettera di denuncia viene ricordato che le corse clandestine sono punite dal codice penale, che di recente ha innalzato le pene per questo delitto prevedendo aggravanti in caso di presenza di minori, coinvolgimento di più animali e diffusione online di immagini o video del reato.
L’OIPA chiede in pratica il monitoraggio costante e strutturato del territorio, con interventi mirati; la costituzione di un tavolo tecnico interforze, con la partecipazione anche delle associazioni; un riscontro formale alle segnalazioni presentate anche come forma di rispetto per i cittadini che quotidianamente si impegnano per migliorare il territorio.